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Cacciari ora si scatena. La "profezia" su Renzi: "Che fine farà Matteo"

Il filosofo Massimo Cacciari critica le mosse di Matteo Renzi sulla crisi di governo e ricorda all’ex rottamatore che, in caso di elezioni anticipate, potrebbe andare incontro ad una disfatta

Cacciari ora si scatena. La "profezia" su Renzi: "Che fine farà Matteo"

Aprire la crisi di governo sarà una mossa che Matteo Renzi potrebbe pagare in modo molto caro in caso di elezioni anticipate. Di questo si è detto sicuro Massimo Cacciari che nel corso del programma condotto da Bianca Berlinguer "Cartabianca" in onda su Rai 3 si è soffermato sulle fibrillazioni politiche delle ultime settimane ed è andato all’attacco dell’ex rottamatore usando parole di fuoco.

Secondo il filosofo, infatti, la caduta dell’esecutivo "dipende un po' dalla fantasia suicida del personaggio, per l’ennesima volta non capisco assolutamente le mosse di costui, un megalomane scatenato". Ma Renzi dovrà fare attenzione perché il suo potrebbe rivelarsi un autogol. "Per l’ennesima volta si farà male. Pensa di far fuori Conte? Se si va alle elezioni, Renzi prende il 2%", ha affermato Cacciari.

Quest’ultimo ha inoltre spiegato che Renzi, invece, di minacciare la crisi, potrebbe sfruttare suo favore delle mosse azzeccate fatte negli ultimi tempi. Secondo Cacciari, infatti, il leader di Italia Viva "aveva perfettamente ragione sul primo Recovery Plan, fatto da Conte con qualche suo consulente, una schifezza inaudita" ed ora potrebbe rivendicare "modifiche anche di questo piano" e allo stesso tempo chiedere "un rafforzamento della sua posizione nel governo". Ed invece, Cacciari si chiede del perché l’ex rottamatore non rivendica le modifiche al Recovery Plan. “Pensa- ha aggiunto- di mandare a casa Conte? Ma vuole scherzare? Per il filosofo ad avere la peggio in caso di crisi sarà Renzi che "per l’ennesima volta si farà male. Questa mossa è l’esempio di una megalomania sfrenata che lo porta a farsi male".

Di diverso avviso, invece, l'ex direttore del Corriere Paolo Mieli che, ospite della stessa trasmissione ha ricordato che anche in caso di crisi non si farebbe un salto nel buio perché "di alternative ce ne sono. Da Carlo Cottarelli a Marta Cartabia per esempio". Ma il giornalista e scrittore si è detto sicuro che alla fine il premier, che ha definito "invincibile", troverà parlamentari disponibili a sostenerlo: “Dietro la porta c’è la fila.

Tutti lo hanno sottovalutato".

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