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D'Alema: "Renzi diverso da Craxi Bettino era di sinistra"

Massimo D'Alema mette nel mirino Renzi: "Con Craxi grandi differenze". Poi sul suo futuro politico afferma: "Se necessario mi candido"

D'Alema: "Renzi diverso da Craxi Bettino era di sinistra"

"La differenza tra Craxi e Renzi? Il primo era di sinistra". Massimo D'Alema mette ancora nel mirino il segretario dem e lo fa in un'intervista al Corriere. "Craxi è sempre stato un uomo di sinistra. Renzi alla sinistra è totalmente estraneo. Non c'entra proprio nulla. Ritiene che il Pd debba liberarsi da questo retaggio". Poi parla del suo presente e del suo futuro in politica: "Sono uno dei pochi che dal Parlamento è uscito di propria iniziativa. Non potrei però non prendere in considerazione una richiesta se venisse dai cittadini di dare una mano a una campagna elettorale attraverso la mia candidatura". A questo punto è inevitabile anche un commento su Giuliano Pisapia, leader in pectore della sinistra fuori dal Pd: "Indipendentemente dalla sua storia , Pisapia porta uno stile unitario, una cultura di governo, una naturale ritrosia rispetto alle asprezze dello scontro politico, che in un panorama dominato da leadership chiassose ne fa una figura positiva. Dovrebbe essere un leader più coraggioso". Poi dà un consiglio all'ex sindaco di Milano: "Dovrebbe esporsi di più, prendere in mano il processo unitario. Spingersi in avanti. Non possiamo permetterci di avere alla sinistra del Pd due liste in conflitto tra loro sull’orlo della soglia di sbarramento. Sarebbe un suicidio". Infine parla anche del Pd e del rapporto tra la sinistra e il partito guidato da Renzi: "Non ci sono, oggi, le condizioni politiche e programmatiche per presentarci insieme alle elezioni. Gli elettori non ci capirebbero e l’esito potrebbe essere disastroso. Tuttavia non credo affatto che si debba rinunciare in prospettiva ad un dialogo con il PD per dar vita, in futuro, a un centrosinistra radicalmente innovativo. Questo comporta, come ha detto più volte Giuliano Pisapia, una chiara discontinuità di contenuti e leadership.

L’esistenza di una robusta forza, orientata al cambiamento, è certamente - conclude D’ Alema - la condizione perchè questa prospettiva possa assumere concretezza".

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