Politica

De Benedetti contro il governo: "Nato su pressioni esterne, meglio il voto"

L'ingegnere elogia Mattarella: "L'unico che si è comportato in maniera impeccabile". Nel mirino Conte, Di Maio e Salvini

De Benedetti contro il governo: "Nato su pressioni esterne, meglio il voto"

Carlo De Benedetti dagli studi di La7 si schiera contro il governo targato Movimento 5 Stelle-Pd. L'ingegnere ne ha avute per tutti e - ripercorrendo le varie tappe della crisi - ha salvato solo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Ad agosto è successo di tutto. L'unico che si è comportato in maniera impeccabile, cioè secondo quanto previsto dalla Costituzione, è stato il presidente Mattarella. Il premio del trasformismo va a Conte, quello della falsità a Renzi". L'imprenditore ha ammesso che si sarebbero verificate "pressioni esterne" per arrivare al parto di questo esecutivo, ribadendo che a suo giudizio sarebbe stato meglio tornare alle urne e dare la parola agli italiani.

Non sono poi mancati gli attacchi a Matteo Salvini e a Luigi Di Maio: il leader della Lega "ha confuso il Viminale con il Quirinale, pensava che tutto dipendesse da lui ma per fortuna non è così"; al capo politico del M5S va invece "il premio assoluto per maggiore incompetenza" per esser riuscito "a far richiamare il proprio ambasciatore dalla Francia, un paese che ci è sempre stato amico, e adesso fa il ministro degli Esteri".

Tutto nelle mani di Renzi

Ospite a Otto e mezzo, programma televisivo condotto da Lilli Gruber, ha poi toccato il tema della durata dell'esecutivo: "Durerà fino a che Renzi vuole che duri, perché controlla ancora molti parlamentari. I padri di questo governo si chiamano Renzi e Grillo, e non mi sembra un grande albero genealogico".

Il discorso del premier Giuseppe Conte lo scorso 20 agosto è stato valutato in maniera positiva, ma è stato ritenuto "inadeguato sedersi con il PD dopo aver firmato tutti i decreti sicurezza, la Diciotti. Penso che lui sia un manager, non un politico. Gestisce la politica come se dovesse rispondere agli azionisti, che per lui sono il popolo".

De Benedetti ha infine pronosticato che la compagine più a rischio attualmente è quella del Partito democratico, ma il Movimento 5 Stelle "è destinato a scomparire.

Non credo nei partiti che non hanno un forte radicamento culturale".

Commenti