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Def, ora Salvini mette i paletti: "Una flat tax per il ceto medio"

Il leader leghista: "Far pagare meno tasse è un dovere". Si ragioniamo sulla soglia di 50mila euro. Le critiche di Forza Italia

Def, ora Salvini mette i paletti: "Una flat tax per il ceto medio"

Il governo preme l'acceleratore sulla flat tax. Se tutto va come deve andare, sarà inserita nel Def. Ma non sarà subito per tutti i contribuenti. Dopo averla applicata alle partite Iva, che guadagnano fino a 65mila euro l'anno, Matteo Salvini propone di estendere la tassa piatta "al ceto medio e alle famiglie che hanno bisogno". L'ipotesi al vaglio è di mettere una soglia massima di 50mila euro. "Bacchette magiche in dieci mesi non ce ne hanno regalate - mette in chiaro il vicepremier leghista - però far pagare meno tasse a tanti è un nostro obiettivo".

"Far pagare meno tasse non è l'obiettivo della Lega, è un dovere ed è un diritto". A margine dell'inaugurazione del Salone del Mobile alla Fiera di Rho, Salvini anticipa i temi che il governo toccherà nel pomeriggio al Consiglio dei ministri. Sul tavolo dell'esecutivo c'è appunto il Def all'interno del quale dovrebbe confluire anche la tassa piatta. "Gli italiani ci chiedono di pagare le tasse in maniera più semplice e di pagarne di meno - spiega il leader della Lega - non siamo in grado di fare miracoli ma già quest'anno pagheranno meno tasse la partite iva, gli artigiani, i piccoli imprenditori, i commercianti, il libero professionisti". L'obiettivo è coinvolgere, in questo percorso di vantaggio, famiglie e lavoratori dipendenti. Ma non solo. Il vicepremier vuole anche che passi il principio della semplificazione: "La dichiarazione dei redditi deve essere semplice, una pagina non una enciclopedia e pagare di meno". Da qui l'idea di semplificare la giungla burocratica e rendere più normale far pagare le tasse. Ovviamente, facendone pagare un po' meno.

Ad oggi il governo Conte punta a mettere la soglia dei 50mila euro. Non toccherà, dunque, a tutti i contribuenti ma sarà un ulteriore passo dopo quello fatto per le partite Iva. Per il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, però, "o si fa o non si fa". "Se si vuole dare una spinta all'economia bisogna ridurre drasticamente la pressione fiscale - critica - altrimenti diventa solamente propaganda elettorale". E anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, chiede apertamente un "intervento organico" che guardi anche "il mondo dei produttori, dei lavoratori e delle imprese". Richieste che, però, non trovano d'accordo Luigi Di Maio che si dice contrario "lanciare slogan o promesse alla Berlusconi". "Cosa ci cambia se a pagare meno tasse è chi già dispone di una condizione di ricchezza sul piano economico e sociale? - chiede il vicepremier grillino - ogni misura deve essere costruita con uno scopo, altrimenti diventa uno spot elettorale e non va bene. Fa male ai cittadini e fa male anche alla credibilità di questo governo".

Nel Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio l'esecutivo gialloverde sarà, dunque, chiamato a cercare la sintesi tra la posizione di Salvini e quella di Di Maio. Il premier Giuseppe Conte, che oggi ha partecipato all'inaugurazione della Torre Generali a City Life, si è comunque detto fiducioso che sulla flat tax e più in generale sul Def la sua squadra sarà in grado di trovare un accordo.

"Non sarà il libro dei sogni ma delle azioni", ha assicurato invitando tutti "a impegnarsi e a lavorare".

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