Politica

Il delirio del prete contro Salvini: "Ora entri in chiesa in ginocchio"

A Natale aveva chiuso la chiesa per protestare contro il dl Sicurezza. Ora va in radio per insultare Salvini: "È colpevole di genocidio, va processato"

Foto dal profilo Facebokk
Foto dal profilo Facebokk

Più che affermazioni, insulti a ruota libera. Isulti di una violenza indicibile che non ci si aspetterebbe da un prete. Eppure contro Matteo Salvini, ieri, si è scatenato don Paolo Farinella, il parroco di San Torpete a Genova che a Natale aveva chiuso la sua chiesa in segno di protesta contro il decreto Sicurezza. "Salvini ha le mani sporche di sangue - ha tuonato ieri ai microfoni della Zanzara su Radio 24 - bisogna chiudere tutte le chiese a Salvini, non può entrare finché non si pente in ginocchio".

Non è la prima volta che don Farinella e Salvini si scontrano. A Natale, appunto, il parroco di San Torpete aveva chiuso i battenti della sua chiesa per protestare contro la linea dura del governo in materia di immigrazione e contro il decreto Sicurezza, "un obbrobrio giuridico che fa straccio di secoli di conquiste ci civiltà giuridica". "Se Gesù, con Maria e Giuseppe, si presentasse da noi per celebrare la sua nascita - aveva tuonato a dicembre - col decreto immondo di Salvini, sarebbe fermato alla frontiera e rimandato indietro perché migrante economico". Le proteste del parroco non si sono fermate e ieri sono rimbalzate sulle frequenze di Radio 24. Alla Zanzara don Farinella ci è andato giù pesante e non ha risparmiato gli insulti. Per lui la posizione del governo sui migranti è "inconcepibile". "Prima o dopo ci sarà qualche giudice a Berlino - è il suo auspicio - è contro il diritto internazionale e contro la costituzione e, per questo, va processato".

Per don Farinella è in atto "un genocidio". "Salvini ha atteggiamenti fascisti - attacca - Mussolini faceva le stesse cose. La storia non si ripete ma Salvini è un furbetto che usa tutte le bassezze per vincere le prossime elezioni". E invita i cattolici a ribellarsi a questo governo e, in modo particolare, al ministro dell'Interno. "Salvini – prosegue – ha le mani sporche di sangue. I preti di tutta Italia dovrebbero mettersi di fronte e dire: prima ripara tutto il male che stai facendo contro l’umanità, poi entri. E anche quelli che tacciono sono corresponsabili. Come i grillini, certo". Il parroco si sente come Sant'Ambrogio e paragona il vicepremier leghista a Teodosio. E ricorda quando non lo fece entrare in chiesa dicendo: "Le tue mani grondano di sangue, tu prima fai penitenza, pentiti, tu qui non puoi entrare".

Un vero e proprio delirio, quello di don Farinella. Che su Twitter Salvini ha bollato così: "Se questo è un 'prete'...

Io sorrido e continuo con coscienza, cuore e cervello a lavorare!".

Commenti