U n comma della legge cambia i termini del decreto del 2005, il «Testo unico sui servizi audiovisivi», nella parte che regola gli incroci tra proprietari di televisioni e di giornali. Fino al 31 dicembre del 2016 è vietato per i soggetti che esercitano attività televisiva in ambito nazionale attraverso più di una rete, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o di partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di giornali quotidiani.
Sono esclusi dal divieto prorogato dalla legge approvata ieri dal Senato, i quotidiani che siano diffusi esclusivamente su internet.
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