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E Fico incontra gli anti-Salvini: "Migranti? Non puoi lasciarli in Libia"

Il presidente della Camera, Roberto Fico, incontra gli attivisti delle "Mani rosse": "La Libia non è un punto di approdo sicuro"

E Fico incontra gli anti-Salvini: "Migranti? Non puoi lasciarli in Libia"

Roberto Fico torna a parlare di immigrazione. E mentre condanna i fatti di Moncalieri, dove una atleta azzurra di origini africane è stata colpita a un occhio da un uovo, volge lo sguardo alla Libia e ai migranti che si imbarcano per cercare di raggiungere l'Europa. E mentre incontra gli attivisti di "Mani Rosse" pro immigrazione, non manca di mandare un messaggio politico chiaro.

La sua posizione, come già emerso in altre occasioni, è lontana da quella del collega di governo (del M5S) Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno, infatti, a più riprese ha chiesto all'Ue di riconoscere il ruolo della Libia nella lotta al traffico degli esseri umani. E ha sempre attaccato le Ong che invece si sono messe di traverso rispetto alle operazioni Sar della Guardia costiera libica.

Ebbene, il presidente della Camera non sembra pensarla come il leader della Lega. "La Libia – ha detto Fico - non è un punto di approdo sicuro, dove i diritti umani non sono garantiti e quindi i migranti non possono essere lasciati lì". Il presidente oggi fuori da Montecitorio ha incontrato i partecipanti a un presidio organizzato da Mani rosse, gli attivisti "anti-salvini" per i diritti dei migranti che per molti giorni hanno manifestato davanti al Viminale. "Lo dico in modo molto chiaro: non credo che la Libia sia un porto sicuro. La Libia non è un luogo sicuro. Ci sono molti migranti detenuti in luoghi che non hanno niente a che fare neanche con il minimo dei diritti umani. Ed è chiaro che non puoi lasciarli lì".

Secondo Fico "la Libia dovrà diventare - non ora, perchè è impossibile, ma fra 10 anni - un Paese più sicuro, un Paese in cui siano rispettati i diritti umani". E mentre i manifestanti lo invitavano a guidare una delegazione di parlamentari in Libia per verificare le condizioni degli immigrati nelle carceri libiche, Fico è tornato a ribadire il valore dell'accoglienza. "È chiaro che dobbiamo intervenire su vari fronti, prima sul fronte libico, sul fronte egiziano, intervenire sul fronte Africa - ha spiegato - dobbiamo metterci d'accordo in Europa per dire che l'accoglienza è importante e che tutti devono avere la solidarietà e l'opportunità vera di accogliere. L'accoglienza deve essere qualcosa che unisce le persone".

Poi Fico ha biasimato i Paesi di Visegrad che non intendono accettare le quote dei migranti e, dando atto al governo di aver posto il tema migranti in Ue, ha invitato l'Europa a farsi carico della situazione immigrazione perché "in questi anni ci sono stati molti morti in mare". E ai manifestanti che gli chiedevano conto della politica dei porti chiusi di Salvini, ha glissato assicurando che "fino a questo momento, per tutte le navi rimaste in mare più del dovuto, è stata la Marina e la Guardia costiera italiana a portare qualsiasi tipo di rifornimento e prese anche le persone, donne e bambini, da tutte le navi che erano in difficoltà.

Me ne sono accertato personalmente con il Capo di Stato Maggiore della Marina e domani vedrò il generale della Guardia Costiera Italiana".

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