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E la Meloni suona la carica: «Pronti a scendere in piazza»

La leader Fdi: se perde il premier vada a casa

E la Meloni suona la carica: «Pronti a scendere in piazza»

«Voteremo No per difendere la democrazia e la libertà. E abbiamo buone chance di vincere». Alla kermesse milanese di Fratelli d'Italia dal titolo «Renzexit» e dedicata al referendum costituzionale è il giorno di Giorgia Meloni. La presidente del partito arriva poco prima delle 18, accolta da un'ovazione e dall'Inno cantato in coro. In città ha portato anche la piccola Ginevra. Poco prima si erano alternati nella tavola rotonda «Maratona del No» molti esponenti del centrodestra. Tra gli altri, Giovanni Toti, Roberto Maroni, Ignazio La Russa, Viviana Beccalossi, Laura Ravetto, Paolo Romani.

Sul palco per intervistare Meloni c'è Mario Giordano. «La nuova Manovra - attacca la leader di Fdi - è piena di marchette. Vuole comprare il voto degli italiani in vista del referendum. Peccato che manchino le coperture e dove si troveranno i soldi, i cittadini lo scopriranno solo dopo il 4 dicembre...». Giorgia Meloni ripete di essere pronta a un confronto pubblico con Matteo Renzi sul merito della riforma Boschi: «È una riforma già vecchia - spiega - che non ci fa fare passi avanti. Ed è un'occasione persa. Il vero cambiamento a favore della stabilità sarebbe stato introdurre l'elezione diretta del capo dell'esecutivo. Con questa legge non si supera il bicameralismo. Il Senato rimane, ma si toglie agli elettori il diritto di scegliersi i senatori». Si discute anche di centrodestra. «Il referendum - continua l'ospite - è un nuovo banco di prova del centrodestra. Non solo per raccontare il merito di una riforma pessima fatta da gente che pensa che il popolo non conti niente, ma anche per raccontare un'idea di riforma alternativa. Se vince il No, Renzi va a casa in due settimane. In nessun caso accetteremo il quarto governo di file non scelto dai cittadini. Su questo chiamiamo già da ora gli italiani alla mobilitazione». Poi Meloni annuncia l'incontro con Silvio Berlusconi: «Sarà a Roma tra mercoledì e giovedì. Noi siamo pronti». Infine il nodo centrale dell'immigrazione. Per la presidente di Fdi, «i 4 miliardi di euro previsti nel Def per l'accoglienza dei migranti sono ben più dei pretesi risparmi che la riforma renziana ci promette. Quando poi ci sono milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà. Come si ferma l'invasione? - conclude Meloni - Con il blocco navale e impedendo le partenze.

Forse otterremmo anche più aiuto dall'Ue, se controllassimo meglio i nostri confini».

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