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E la sinistra attacca: "Lamorgese come Salvini"

Critiche sul Viminale: «Dove sono i porti aperti?». Orlando «invita» la Alan Kurdi a Palermo

E la sinistra attacca: "Lamorgese come Salvini"

Leoluca Orlando, sindaco paladino delle Ong estremiste di stampo tedesco, apre il porto di Palermo all'ennesimo sbarco di migranti, scavalcando il Viminale, che si troverà costretto a concedere l'autorizzazione. In mare c'è Alan Kurdi la nave della Ong tedesca Sea Eye, talebani dell'accoglienza finanziati anche dal cardinale tedesco Reinhard Marx, dall'arcivescovo cattolico Hans-Josef Becker e dalle chiese evangeliche in Germania. Orlando ha stretto da mesi un patto d'acciaio con il potente vescovo Heinrich Bedford-Strohm, sodale di Marx, che guida gli evangelici in Germania.

Il Viminale aveva autorizzato lunedì lo sbarco di 5 donne fra i 17 e 19 anni assieme a tre mariti per motivi di salute. A bordo restavano 61 migranti recuperati al largo della Libia. Non a caso il capo missione della Alan Kurdi ha lanciato il seguente appello: «Caro signor Leoluca Orlando nelle prossime ore ci aspettiamo onde alte, le persone salvate sono esaurite. Vi chiediamo quindi di aprire il porto di Palermo». Il primo cittadino ha risposto a stretto giro, come se dipendesse da lui e non dal ministero dell'Interno. «Palermo è una città accogliente e il suo porto deve essere aperto. Chiedo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di intervenire per garantire lo sbarco immediato dei migranti in emergenza». Nel teatrino concordato via social i talebani dell'accoglienza di Sea Eye hanno risposto: «Grazie per la solidarietà! Ci avviamo verso il porto di Palermo».

In realtà non era arrivata ancora alcuna autorizzazione, ma da giorni il Viminale e il governo sono «bombardati» anche per la nave Ocean Viking di Medici senza frontiere, in mare con un buon carico di migranti. Cecilia Strada, ancora più pasionaria dopo avere abbandonato Emergency, ha twittato: «Scusate Pd, ma voi non siete quelli dei porti aperti? Perché nessuno sta assumendo la responsabilità di coordinare il soccorso della Alan Kurdi? Perché sono ancora in mare? Quanta gente deve stare male, ancora? Per quanto? #fateliscendere».

Amnesty international, che sui migranti ha scelto la deriva oltranzista, ribadisce che «è urgente assegnare un porto sicuro di sbarco a Ocean Viking e Alan Kurdi» con a bordo un totale di 120 migranti. In rincalzo sono arrivati i soliti parlamentari pro Ong specializzati nel fuoco amico sul proprio governo. «Gentile Conte la Alan Kurdi è da giorni in mezzo al mare in attesa di un porto. Ed è proprio su questi temi che si misura la discontinuità con Salvini. La smettiamo di tenere in ostaggio i naufraghi?» ha cinguettato Matteo Orfini del Pd. Seguito da Nicola Fratoianni, pasdaran della Sinistra Italiana-Leu: «Cosa stiamo aspettando ad assegnare un porto sicuro per farli sbarcare?».

Da gennaio all'avvento del nuovo governo ci sono stati 5.135 sbarchi in otto mesi, secondo i dati del Viminale. Solo negli ultimi tre mesi, fino a ieri, si registrano 5.820 arrivi. Secondo un sondaggio dell'Ipso ben il 59% degli italiani è favorevole ai porti chiusi.

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, nonostante la Caporetto dei numeri canta vittoria. «Negli ultimi sbarchi è capitata una cosa mai successa prima, ovvero la Commissione europea ha richiesto la redistribuzione in Europa dei migranti pervenuti sulle coste italiane» ha dichiarato la responsabile del Viminale.

Calcoli a spanne indicano la partenza verso altri paesi europei di 57 migranti al mese, ma se i numeri in proporzione al periodo precedente triplicano siamo al punto di partenza.

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