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Ecco come cambierà Equitalia: rate leggere e pagamenti facili

Renzi scopre l'incubo degli italiani per una cartella da 2mila euro su una contravvenzione di tre anni fa. In arrivo riscossione semplificata e una maggiore dilazione dei debiti col fisco

Ecco come cambierà Equitalia: rate leggere e pagamenti facili

C hi pensava che l'annuncio della cancellazione di Equitalia fosse una mossa elettorale, il coniglio tirato fuori dal cilindro in vista del voto amministrativo e del referendum costituzionale, si dovrà ricredere. Le scelte di Matteo Renzi sul fisco non nascono da strategie neo machiavelliche. Pare abbiano all'origine i disagi piccoli e grandi che subiscono tutti i contribuenti. Ieri in un colloquio con il Messaggero il presidente del Consiglio - in Giappone per il G7 - ha dedicato una battuta a una disavventura fiscale capitata alla sua famiglia. «Ho appena ricevuto un messaggio da mia moglie. Dice che mi è arrivata una cartella di Equitalia da pagare».

Poi, nel dettaglio, «Devo pagare 2mila euro! E sa perché? Mi sono preso una multa, dovevo pagarla, ma l'ho smarrita. Mia moglie me l'aveva data da pagare, ma io l'ho persa e poi me ne sono dimenticato. Ora mi tocca tirare fuori 2mila euro ad Equitalia per una contravvenzione di tre anni fa». Racconto che potrebbero fare milioni di contribuenti. Altri potrebbero raccontare di cartelle su multe che sono invece state pagate, saldate per evitare situazioni difficilmente controllabili. Imprenditori potrebbero raccontare di fallimenti dovuti a imposte richieste con grande solerzia dallo Stato e pagamenti rinviati per anni dalla stessa amministrazione pubblica.

Renzi preferisce mantenere la conversazione light. Ribadisce che multe e cartelle si dovrebbero potere pagare «con un sms». Dice di essere tentato da spiegare la riforma della riscossione annunciata già qualche tempo fa, partendo dalla sua cartella, ma poi cambia idea. Il rischio è che poi il suo «Equitalia al 2018 non ci arriva», anche se pronunciato prima della notifica, sembri una vendetta per la multa lievitata. Il gioco in realtà è più che esplicito. Il premier si mette nei panni di un contribuente medio e poi rilancia l'abolizione della principale società di riscossione per guadagnare consensi.

Difficile ne esca una rivoluzione nel modo in cui si incassano le tasse o la semplificazione che il premier auspica. Equitalia si muove su ruoli emessi dall'Agenzia delle entrate. La stessa multa del premier è stata calcolata dall'Agenzia, non da Equitalia. Se e quando l'abolizione andrà in porto l'Agenzia del ministero dell'Economia se ne occuperà in proprio. Da vedere se con lo stesso personale. La vicenda dell'abolizione è infatti diventata anche una questione sindacale. Difendendo i dipendenti dell'Agenzia il segretario della Fisac Cgil Agostino Megale ha rivelato che se ci sono state delle esagerazioni in questi anni sono dovute ai «manager» che «avevano più attenzione ai grandi numeri che non, come invece deve essere, a un rapporto di servizio nei confronti dei cittadini». I dipendenti hanno sempre chiesto «un clima di maggiore fiducia».

Il problema della percezione del fisco da parte dei contribuenti (in particolare quelli onesti) e anche l'efficacia della riscossione sono problemi veri e seri. La stessa Equitalia ha recentemente varato un piano per estendere rateizzazione delle cartelle. Qualche giorno fa è stato annunciato che per gli importi sotto 50mila euro si potranno pagare rate minime da 50 euro al mese e non più 100. È già possibile farlo in tre province (Firenze, Varese e Lecce) dove è stata avviata una sperimentazione che sarà estesa al resto del Paese. La procedura per gli importi sotto i 50mila euro è già semplice. Basta una comunicazione online. Per le cifre superiori il contribuente deve fornire l'Isee. Il vantaggio per l'Agenzia delle entrate è garantire il rientro di crediti che, soprattutto in periodi di crisi, possono incagliarsi. Per il contribuente il vantaggio, oltre a spalmare il pagamento minimo su sei anni, è che la rateizzazione blocca ipoteche e fermi amministrativi e dà la possibilità di interromperli se sono già scattati.

Tra le novità sicuramente in arrivo, dal primo giugno Equitalia dovrà notificare solo tramite Pec le cartelle di aziende e partite Iva.

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