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Ecco come si è sbloccato il caso della Mare Jonio

Alla fine va come voleva Matteo Salvini senza che davvero lui ci mettesse mano. Ecco come è andata

Ecco come si è sbloccato il caso della Mare Jonio

Alla fine va come voleva Matteo Salvini senza che davvero lui ci mettesse mano. Al Viminale sono state ore concitate: la nave Mare Jonio spinge verso l'approdo in Italia, il ministero dell'Interno risponde con una direttiva per uno "stop definitivo alle azioni illegali della Ong". Poi l'epilogo: nave sequestrata, migranti scesi e interrogatori in vista. Fonti vicino al capo della Lega garantiscono che questa volta nulla è comparabile al caso Diciotti. La Guardia di Finanza sale a bordo della Mare Jonio dopo che quest'ultima non si ferma all'alt e prosegue verso Lampedusa e al Viminale viene convocato un tavolo permanente con esperti e vertici delle forze di polizia e della Marina. La procura di Agrigento apre un fascicolo con l'ipotesi di reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Poi la decisione del sequestro come atto probatorio: un'iniziativa della Guardia di finanza che dovrà essere confermata entro 48 dalla Procura.

Salvini è comunque soddisfatto, al futuro dei migranti ci penseranno i magistrati mentre nella compagine di governo si respira un'aria di calma apparente. I grillini sulla questione usano toni morbidi: mercoledì in Senato c'è il voto sulla Diciotti e bisogna stare tutti compatti. Luigi Di Maio torna a garantire il voto del Movimento cancellando con un tratto di penna i dissidenti. Salvini, indagato per sequestro di persona, ha agito nell'interesse del Paese all'interno di una decisione collegiale. Per rimarcare il concetto in aula ci sarà anche il premier Giuseppe Conte che con Di Maio e Toninelli fanno quadrato intorno al capo del Viminale. Il leader della Lega interverrà con una relazione, "senza alcun timore" dopo che Gasparri ripercorrerà la vicenda e illustrerà la proposta votata dall'organo di Palazzo Madama su cui si dovranno esprimere i senatori. Il voto sarà palese e Salvini potrà contare sull'aiuto fraterno di Forza Italia e Fratelli d'Italia che garantiranno l'appoggio esterno condividendo la scelta della linea dura sui porti.

Pallottoliere alla mano c'è da stare tranquilli, poi all'interno del Movimento i conti si faranno un altro giorno.

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