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Emilia-Romagna, la disperazione di Bonaccini: “Elettori Lega votino per me”

L’attuale governatore dell’Emilia-Romagna chiede anche il confronto con il M5s e afferma che il voto riguarda il territorio e non il governo Conte

Stefano Bonaccini, candidato alla presidenza in Emilia Romagna
Stefano Bonaccini, candidato alla presidenza in Emilia Romagna

C’era una volta in Italia una Regione, l’Emilia-Romagna, nella quale la sinistra vinceva facilmente ad ogni tornata elettorale con percentuali “bulgare”. Una roccaforte rossa che sembrava inespugnabile. C’era. Oggi tutto sembra essere cambiato tanto che quella fortezza dominata prima dal Pci e poi dai suoi eredi sembra sul punto di crollare.

Il giorno storico potrebbe essere il 26 gennaio del 2020 quando si terranno le Regionali. Un appuntamento sempre più sotto i riflettori perché i risultati potrebbero creare enormi problemi anche al governo giallorosso di Giuseppe Conte.

Nel campo della sinistra con il passare dei giorni si fa sempre più pesante. Nelle Regione da sempre rossa i sondaggi non sono molto positivi. Ma i rilevamenti lasciano sempre il tempo che trovano. Che qualcosa di epocale possa accadere lo si può evincere dalle parole dell’attuale governatore Stefano Bonaccini che, oltre a mettere le mani avanti, invita gli elettori che alle scorse elezioni Europee hanno scelto centro-destra, Lega in particolare, a riflettere e a sostenerlo.

Il governatore, in una intervista a Il Messagero, si dice intenzionato a costruire "una coalizione di centrosinistra molto ampia, con il coinvolgimento diretto di tante personalità e forze civiche". Eppure durante la manifestazione al padiglione della Fiera con i sindaci del territorio che lo sosterranno, Bonaccini ha evitato foto “modello Umbria” con politici nazionali, ricalcando l’ormai famosa immagine Zingaretti-Conte-Di Maio. Scaramanzia o calcolo politico per smarcarsi dalle vicende nazionali.

È proprio su quest’ultimo punto che il candidato del centro-sinistra che rincara la dose. "L'Emilia Romagna è una regione molto importante e non può essere strumentalizzata per cose che nulla hanno a che fare col nostro territorio. I miei concittadini si stanno rendendo conto di questo bluff".

Bonaccini sa che l’unico modo per vincere è quello di riportare a casa gli elettori che alle ultime tornate elettorali hanno scelto Matteo Salvini. "Chiederò un voto per il buongoverno dell'Emilia Romagna anche agli elettori della Lega: in tutti i sondaggi anche gli elettori di destra riconoscono che qui si vive meglio e le cose funzionano meglio che altrove, esprimendo peraltro un giudizio positivo sull'operato della Regione".

Per il governatore è del tutto naturale che "un cittadino possa votare in modo differente per le politiche e per le regionali", così come accadde mesi fa, quando “molti elettori che hanno votato Lega alle europee hanno invece votato per i loro sindaci alle comunali, facendoli vincere in oltre il 70% dei casi”.

Bonaccini non dimentica neppure il M5s. Proprio a loro rivolge un invito:"Ho invitato apertamente i Cinque Stelle ad un confronto programmatico. Su alcuni temi importanti, da ultimo questo sul plastic free, stiamo registrando convergenze".

Non la pensa allo stesso modo Luigi Di Maio. Il capo politico dei pentastellati sembra sempre più convinto della "non corsa" in Emilia.

Un modo per evitare una possibile disfatta e creare le condizioni per una desistenza con il Pd. Ma gli elettori 5s saranno d’accordo con questa mossa?

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