Cronaca locale

Ennesimo aiutino al candidato Sala: i conti di Expo solo dopo le elezioni

Per motivi "tecnici" il bilancio slitta al 30 giugno

Ennesimo aiutino al candidato Sala: i conti di Expo solo dopo le elezioni

Milano - «Sarei un pazzo a candidarmi senza i conti di Expo in ordine». La dichiarazione di Giuseppe Sala, aspirante sindaco di Milano per il Pd, risale all'inizio di marzo. E oggi viene smentita dai fatti.

I bilanci di Expo e di Arexpo non saranno più comunicati entro il 30 aprile, come precedentemente annunciato, ma slitteranno al 30 giugno. Guarda un po', dopo le elezioni. Una coincidenza che suona tanto come una mossa studiata a tavolino per non infangare l'operato del protetto del premier Matteo Renzi.

La giustificazione dell'ennesimo slittamento? Stavolta sarebbe colpa della società di audit Ernst&Young «e di valutazioni di cautela del collegio sindacale» spiega il presidente del collegio dei liquidatori Alberto Grando. Non solo: i lavori andrebbero a rilento anche a causa dei tagli agli organici all'interno della società.

Stesso rinvio per i numeri di Arexpo, la società incaricata di gestire il futuro dei terreni dopo l'Esposizione. Il cda, spiega il presidente Giovanni Azzone, «ha ritenuto con le società di revisione che serve una valutazione da parte dell'Agenzia delle entrate del valore attuale dell'area del sito. Per questo è stato deciso uno spostamento del bilancio dal 30 aprile al 30 giugno: avremmo voluto farlo prima, ma l'Agenzia ci ha chiesto di avere dei tempi tecnici». Eh certo, si sa che l'Agenzia delle entrate ha tempi lunghi.

Immediate le reazioni del centrodestra milanese e del presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo che da mesi lottano per avere i numeri dei bilanci di Expo. «Possibile che non ci sia un minimo senso di democrazia e che non si capisca che i milanesi hanno diritto di sapere come sono stati utilizzati i loro soldi, prima di andare a votare?» tuona Rizzo che, idealmente, vorrebbe riavere indietro l'investimento del Comune di Milano. «Sala - critica anche l'esponente di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato - aveva detto che il bilancio sarebbe stato presentato entro aprile, cioè in piena campagna elettorale. E invece non è così».

Sala, imperturbabile, legge il rinvio in modo diverso: «Vuol dire che ho fatto fin troppo a dicembre per produrre un bilancio preventivo, tanto è vero che oggi non si riesce nemmeno ad arrivare a un bilancio complessivo». Il candidato sindaco di centrodestra Stefano Parisi si limita a commentare che «confidando nel fatto che i conti di Expo siano a posto, sarebbe stato un vantaggio per sala presentarli prima del voto».

Il rinvio della presentazione è invece «inaccettabile» per Corrado Passera.

Commenti