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Etruria, l'ira degli obbligazionisti: "Ladri"

La manifestazione davanti alla sede centrale: "Rivogliamo i soldi che ci avete rubato"

Etruria, l'ira degli obbligazionisti: "Ladri"

Tiziana PaolocciHanno preso a pugni le porte a vetri, hanno inveito contro il sistema bancario, qualcuno ha anche pianto. Una cinquantina di risparmiatori ieri mattina ha manifestato davanti alla sede centrale di Banca Etruria, ad Arezzo, come era stato annunciato dal comitato «Vittime del salva-banche», che già il 22 dicembre scorso aveva portato davanti palazzo Koch, a Roma, oltre 200 persone. Con cartelli e striscioni sui quali si leggeva «qui giace la fiducia nel sistema bancario» e «rivogliamo tutti i soldi che ci avete rubato», gli ex obbligazionisti, arrivati in auto e treno da tutta Italia, hanno fatto sentire la loro rabbia protestando contro quella che giudicano «una truffa» ai loro danni. Al grido «ladri, ladri», un gruppo ha anche cercato di forzare il secondo accesso dopo aver guadagnato l'atrio, ma non è riuscito ad entrare all'interno della banca. La strada dove si trovava l'istituto bancario, infatti, era circondata dai vigili urbani e i contestatori erano accerchiati dalle forze dell'ordine. Sul banco degli imputati il governo Renzi e il ministro Boschi. «Questo governo avrà salvato seimila posti di lavoro - ha detto un manifestante proveniente da Città di Castello - ma ha gettato sul lastrico 130mila risparmiatori». «Rivogliamo tutti i soldi che ci avete rubato» ha aggiunto Mario, 46 anni, padre di due figli mentre una donna accanto agitava un cartello: «A noi lezioni di finanza, a voi lezioni di onestà».«In questo Paese paga solo la gente onesta - ha sottolineato una novella sposa - a ladri e buffoni va sempre tutto bene». Solamente dopo le 13 gli agenti della municipale hanno riaperto le due strade precedentemente chiuse, via Roma e via Crispi, consentendo il deflusso del traffico rimasto bloccato per alcune ore. All'uscita dal lavoro alcuni dipendenti della banca, che avevano seguito la protesta dalle finestre degli uffici, si sono fermati con i manifestanti per testimoniare il loro disagio.Il Codacons ha programmato nei prossimi giorni nuove mobilitazioni dei risparmiatori in varie città italiane. «Le nostre iniziative a tutela di questi cittadini non si fermano alle proteste di piazza - ha detto il presidente Carlo Rienzi - Stiamo infatti definendo le prime cause risarcitorie che partiranno a inizio 2016, attraverso le quali gli investitori che hanno visto azzerati i propri risparmi possono chiedere il rimborso integrale delle obbligazioni subordinate, vendute in modo truffaldino senza adeguate informazioni sui rischi e in mancanza di avvisi alla clientela circa lo stato di dissesto degli istituti emittenti».

«Questo perché riteniamo - ha concluso Rienzi - che l'arbitrato voluto dal governo non sia una strada percorribile, poiché non si possono dividere i risparmiatori in buoni e cattivi, e gli indennizzi spettano indistintamente a tutti e devono essere integrali».

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