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Europarlamento Tajani ci riprova: "Mi candido per fare il bis"

Europarlamento Tajani ci riprova: "Mi candido per fare il bis"

Milano - Annuncia la sua candidatura per il secondo mandato al Parlamento europeo Antonio Tajani, che ieri ha scelto l'Irccs San Raffaele (Gruppo San Donato) per annunciare anche i prossimi finanziamenti per la ricerca scientifica. Insiste sul ruolo del Parlamento: «Vogliamo che possa avere potere di iniziativa legislativa, dal momento che è l'unica istituzione democratica e vogliamo che conti di più. Mi auguro che possa essere ancora a guida italiana, per questo mi ricandiderò per avere altri 2 anni e mezzo, così come successo con Schulz».

Dal suo osservatorio privilegiato, il vicepresidente di Forza Italia ha voluto mettere un punto fermo nei rapporti tra Commissione europea e governo: «Non mi convincono le parole della Commissione europea nei confronti dell'Italia, né le parole di Roma rivolte alla Commissione europea». Più che la forma è una questione di contenuti: «Il problema sta nei contenuti della manovra: non punta sulla crescita, sullo sviluppo del Sud, sulle infrastrutture. Noi avremmo voluto - spiega Tajani - una manovra diversa, ad esempio in cui si pagassero i debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni con le imprese pari a circa a 70 miliardi». Diverse le implicazioni negative: «Così non si crea occupazione e non si punta sulla crescita, anzi si va nella direzione opposta» tanto che dal 4 marzo a oggi si sono persi 25mila posti di lavoro. Dello stesso tenore il reddito di cittadinanza, «che significa aiutare chi non lavora e non produce. Non significa neppure darlo a tanti italiani perché ne avranno diritto tutti i cittadini comunitari che risiedono in Italia e gli extracomunitari che vengono da paesi con i quali c'è un rapporto di mutuo riconoscimento delle politiche sociali».

Altra nota dolente le infrastrutture e le decisioni prese per «fare un piacere» al M5s dopo il via libera al Tap. «Che senso ha?» si chiede l'ex commissario Ue ai Trasporti. «Il progresso non si può fermare - spiega Tajani - ci sono 4 milioni di camion che fanno su e giù tra Italia e Francia ogni anno», attraversando «un tunnel che ha 105 anni.

La Tav è fondamentale come il Terzo valico e la Gronda di Genova», infrastrutture strategiche che non sono «contro l'ambiente, anzi, se sono fatte bene, lo tutelano».

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