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FI contro la manovra: "Depositato il ricorso alla Consulta"

Continua la battaglia contro la misura varata dal governo. Gelmini: "Tempistiche e alle modalità di approvazione hanno umiliato il Parlamento e amputato la democrazia"

FI contro la manovra: "Depositato il ricorso alla Consulta"

Da diversi mesi la manovra sta creando tensioni tra maggioranza e opposizioni. Il centrodestra aveva fin da subito promesso battaglia alla misura varata dal governo Conte bis. A dicembre, il leader della Lega aveva spiegato di voler preparare un ricorso alla Consulta. E pochi giorni dopo, le sue parole erano state confermate dal centrodestra. "Presenteremo ricorso alla Corte Costituzionale contro una manovra arrivata blindata alla Camera", avevano annunciato i capigruppo di Lega, Fi e Fdi, Riccardo Molinari, Mariastella Gelmini e Francesco Lollobrigida, a margine di una conferenza stampa alla Camera.

"Faremo ricorso alla Corte Costituzionale per denunciare l'atteggiamento del governo" sul ricorso alla fiducia, aveva precisato Molinari. "Il fatto che il parlamentare non possa presentare emendamenti mina il suo ruolo", aveva poi aggiunto il presidente dei deputati leghisti. "Siamo di fronte a palesi vizi di costituzionalità. Stiamo andando verso una situazione illiberale, nei confronti della quale non abbiamo intenzione di chinare la testa. Non so se sia peggio l'esercizio provvisorio o questa legge di Bilancio", aveva tuonato Gelmini. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri aveva subito risposto alle critiche: "Dal punto di vista costituzionale, a mio giudizio, non c'è alcuna violazione del bicameralismo nell'iter della manovra. C'è una questione di tempi, che può avere un suo impatto sulla scelta se approvare o non approvare gli emendamenti che, dal nostro punto di vista, trae origine dal fatto che il governo si è insediato il 6 settembre. Il testo votato dal Senato, arriva con tempi serrati alla Camera, che sceglierà cosa fare con gli emendamenti".

Ma le sue parole non hanno calmato l'opposizione e la questione non si è conclusa lì. Il centrodestra è andato avanti con la sua battaglia contro la manovra e ora annuncia la sua ultima mossa. "Il professor Marini e il professor De Lungo hanno depositato per conto dei deputati del gruppo di Forza Italia il ricorso alla Corte Costituzionale in merito alle tempistiche e alle modalità di approvazione della legge di bilancio, che hanno umiliato il Parlamento e amputato la democrazia", si legge in una nota della capogruppo di FI alla Camera dei deputati. "Abbiamo presentato un conflitto di attribuzione contro il governo e contro gli organi competenti di Senato e Camera che, durante la discussione e l'ok finale della scorsa manovra, non hanno permesso ai deputati di opposizione di esaminare, emendare e migliorare il testo del provvedimento. Ci auguriamo che la Corte Costituzionale riconosca le nostre ragioni e che censuri l'illegittima menomazione delle nostre prerogative costituzionali", conclude il testo.

Ora si dovrà attendere le parole della Corte, mentre è certo che le tensioni tra esecutivo e opposizioni continueranno a crescere.

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