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FdI: fiducia nell'alleato Salvini se tiene unito il centrodestra

FdI: fiducia nell'alleato Salvini se tiene unito il centrodestra

Entreranno al Quirinale domani alle 18.30. A Fratelli d'Italia il compito di chiudere il primo giorno di consultazioni organizzate dalla presidenza della Repubblica. La delegazione sarà guidata dal leader Giorgia Meloni, scortata dai due capigruppo: Fabio Rampelli (Montecitorio) e Stefano Bertacco (Palazzo Madama). Quello con Fratelli d'Italia sarà il primo colloquio di Mattarella con un partito. Gli altri seguiranno giovedì.

E per il primo giro di consultazioni la posizione di Fratelli d'Italia è già stata ampiamente annunciata ed è tutta politica. Come ha già affermato lo stesso Rampelli, la delegazione guidata da Giorgia Meloni esprimerà a Mattarella tutta la fiducia in Matteo Salvini considerato non soltanto rappresentante della coalizione di centro-destra ma anche possibile candidato premier in quanto espressione della coalizione che al voto del 4 marzo ha ottenuto il risultato migliore. Un'opinione questa condivisa da tutta la direzione del partito. «Salvini - aggiunge Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d'Italia - si sta dimostrando bravo a tenere unita la coalizione».

E sarebbe stato tutto più facile se il voto fosse stato irregimentato in un'altra norma elettorale. «È stata questo Rosatellum corretto e raffazzonato a penalizzarci - ripeteva nei giorni scorsi lo stesso Rampelli -. Un'altra legge, magari con il premio di maggioranza, avrebbe favorito la governabilità». Fratelli d'Italia, che già nelle passate settimane si è speso per tenere coesa la coalizione quando la Lega non ha proposto il nome di Romani come presidente di Palazzo Madama, ha anche rifiutato nei giorni scorsi di partecipare agli incontri con il Movimento 5 Stelle. «Ci è sembrato inutile - ha commentato Crosetto, - assecondare questa prassi fatta di finte riunioni a esclusivo uso dei media ma senza alcun reale interesse se non quello di giustificare l'occupazione del maggior numero possibile di poltrone».

Comunque non temono il ricatto del ritorno al voto. Dicono che si tratta di un bluff. Sospettano che nemmeno i leghisti e grillini vogliano il ritorno al voto. Quindi avanti tutta con la richiesta dell'incarico per Salvini.

Questa almeno sarà la richiesta della Meloni al primo colloquio con Mattarella.

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