Figli, sport e Pascale: Berlusconi si racconta a "Chi"

Dal rapporto coi figli a quello con Francesca Pascale, dagli allenamenti alla dieta. È un Silvio Berlusconi a tutto tondo quello che si racconta al settimanale Chi nel numero in edicola domani.

Una lunga intervista esclusiva rilasciata al periodico diretto a Alfonso Signorini, che ha seguito il leader di Forza Italia per un'intera giornata. Durante il colloquio, il Cavaliere ha rivelato anche alcuni dettagli della sua vita privata. Come la relazione con Francesca Pascale, alla quale è legato dal 2011 e che vive a Villa Maria, a pochi chilometri da Arcore, con i dieci cani della coppia. "A differenza di Arcore, pochissimi conoscono l'indirizzo e il numero di telefono della villa", confessa l'ex premier, "È un rifugio sicuro, dove l'accoglienza e la dolcezza di Francesca mi compensano delle fatiche della giornata".

E poi il rapporto coi figli. "Telefono a tutti i miei figli almeno una volta al giorno e ai miei nipotini appena mi è possibile", rivela Berlusconi, "Fuori da questa campagna elettorale, se ho deciso di dedicare un'ora a giocare con i miei nipoti al pranzo della domenica, i miei collaboratori cercano in tutti i modi di non interrompermi, esattamente come se stessi incontrando un Capo di Stato. Ai miei nipoti dico che, quando saranno grandi, capiranno che lo sto facendo per loro e per i tanti bambini e ragazzi italiani come loro, ai quali voglio lasciare un Paese migliore. Ho la fortuna di avere cinque figli davvero bravi. Hanno provato a convincermi, ognuno con i propri argomenti, a non tornare in campo ma, come vedete, non hanno avuto successo. Ora si sono rassegnati e mi stanno sempre vicini con il loro affetto".

Al settimanale, il Cavaliere ha anche rivelato i "trucchi" grazie ai quali è tornato in forma dopo l'operazione a cuore aperto del 2016: "Grazie a Dio e ai medici del San Raffaele, dopo l'intervento che ho subito la scorsa estate, mi sento più energico e in salute di prima", ha raccontato Berlusconi, "E ho sentito ancora, come nel 1994, il dovere di scendere in campo per evitare al mio Paese un grave pericolo, quello della conquista del potere da parte dei Cinque Stelle. Questa volta mi sono preparato come un atleta per far fronte alle fatiche della campagna elettorale: non ho mai dormito molto, a volte lavoro fino alle due o alle tre del mattino e mi sveglio alle 6. Ma io non mi sento davvero addosso l'età che ho. Dicono che l'età sia una condizione dello spirito, forse è davvero così. Mi sono imposto però una disciplina, che poi è uno dei segreti per raggiungere i traguardi più difficili, anche se durante la campagna non esiste una giornata uguale alle altre. Ho voluto prediligere i media e i social network, dei quali mi occupo personalmente, e saltare pranzi e cene di rappresentanza. Infatti, cerco di mangiare bene: molta frutta e molte spremute. Soprattutto, bevo tanto, almeno due litri di acqua e poi del tè e delle tisane. Ai pasti solo verdure e proteine.