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Finisce il bullismo fiscale: garantiti i diritti dei cittadini. Agosto e Natale, stop cartelle

"Abbiamo approvato due provvedimenti importanti. Nel primo abbiamo semplificato i rapporti tra fisco e contribuente. Nel secondo abbiamo semplificato gli adempimenti dei contribuenti, le dichiarazioni e le loro presentazioni, è tutto più semplificato"

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«Abbiamo approvato due provvedimenti importanti. Nel primo abbiamo semplificato i rapporti tra fisco e contribuente. Nel secondo abbiamo semplificato gli adempimenti dei contribuenti, le dichiarazioni e le loro presentazioni, è tutto più semplificato». Così il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha commentato l'approvazione ieri in Consiglio dei ministri di due testi attuativi della riforma fiscale.

«Chiariamo lo Statuto del contribuente, una normativa entrata in vigore 23 anni fa che richiedeva un aggiornamento, e abbiamo introdotto dei meccanismi di autotutela; quando l'amministrazione sbaglia deve rimuovere gli atti e deve fare in modo di correggere gli atti in favore del contribuente». Lo Statuto del contribuente si rafforza, infatti, dal punto di vista legislativo: le sue disposizioni «si conformano alle norme della Costituzione rilevanti in materia tributaria, ai principi dell'ordinamento dell'Ue e alla Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo». Ciò significa che, in caso di dubbi interpretativi di una norma tributaria, valgono le disposizioni dello Statuto. Arriva poi il Garante nazionale del contribuente, scelto dal ministro dell'Economia con un mandato di quattro anni rinnovabile una sola volta.

Nel secondo provvedimento, ha specificato Leo, «sono stati semplificati i termini dei versamenti e poi c'è un periodo di agosto e dicembre in cui i contribuenti saranno lasciati tranquilli e non avranno adempimenti da osservare». In quei due mesi, cioè in concomitanza con le vacanze estive e con il Natale, saranno infatti sospese sia le comunicazioni sia gli inviti da parte dell'Agenzia delle Entrate. Cambia anche il calendario degli adempimenti fiscali. Secondo la bozza del dlgs entrato in Consiglio ieri, l'anno prossimo le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e delle società dovranno essere inviate entro il 30 settembre (termine al 31 ottobre per sostituti d'imposta e intermediari) e non più entro il 30 novembre. A partire dal 2025 si anticiperà ancora: le dichiarazioni cartacee dovranno pervenire tra il primo aprile ed il 30 giugno, quelle in via telematica tra il primo aprile e il 30 settembre dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta.

Le semplificazioni riguardano anche le imprese con la riorganizzazione e razionalizzazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, che ridurranno gli oneri burocratici connessi con la compilazione dei modelli Isa. Infine, sale da 50mila a 70mila euro la soglia di esonero per il visto di conformità per i crediti Iva. Passa da 20mila euro a 50mila euro annui la soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l'utilizzo in compensazione dei crediti per imposte dirette e Irap. Verrà, poi, fissato con un successivo decreto il costo degli interpelli, ossia le interrogazioni che le grandi aziende presentano alle Entrate per essere sicure di non incorrere in sanzioni nei rapporti con il Fisco.

Il testo semplifica, inoltre, i modelli per le dichiarazioni relative ai redditi, all'Irap e all'Iva, ma soprattutto estende il modello 730 a tutti i contribuenti non titolari di partita Iva L'Agenzia delle Entrate dovrà rendere disponibile telematicamente, entro il 30 aprile di ciascun anno, la dichiarazione precompilata anche a questi contribuenti.

Si amplia a 100 euro la soglia dei versamenti minimi dell'Iva e delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo. A partire dal 2024, infine, i soggetti tenuti all'invio dei dati delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria per la predisposizione, da parte dell'Agenzia delle entrate, della dichiarazione dei redditi precompilata, provvedono alla trasmissione dei dati con cadenza semestrale.

Abbiamo operato «nella logica della certezza e della semplicità del sistema tributario», ha concluso Leo ricordando che «interverremo sulle sanzioni, sul concordato e sugli accertamenti in tempi molto rapidi».

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