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Forza Italia sogna in Liguria: Toti a tre punti dalla sinistra

L'ultimo sondaggio dà il candidato azzurro in rimonta sulla piddina Paita. Lui: "I dati ci fanno ben sperare"

Forza Italia sogna in Liguria: Toti a tre punti dalla sinistra

Roma - Per Berlusconi, ancora per qualche giorno nel suo buen retiro sardo di Villa Certosa, cominciano ad arrivare buone notizie dalla Liguria. Un sondaggio fresco fresco, elaborato da Euromedia Research che il Giornale ha visionato, rileva infatti che Giovanni Toti, candidato del centrodestra, è a un soffio dalla piddina Raffaella Paita. La candidata del Pd è al 32,5 per cento e perde terreno; mentre Toti la tallona al 29,7 per cento: soltanto 2,8 per cento di differenza. «Considerando che la campagna elettorale vera e propria sta iniziando in queste ore i dati ci fanno ben sperare», dice il consigliere politico di Berlusconi. L'altra buona notizia è il trend in atto. Qualche giorno fa un altro sondaggio dava la Paita al 33,5 per cento e il centrodestra, con però il leghista Rixi come candidato, al 29 per cento. Insomma, la partita è aperta e il centrodestra serra i ranghi: presto Toti - che domani e domenica batterà il Tigullio - comizierà assieme al leader della Lega, Matteo Salvini.

Ma se dalla Liguria arrivano buone novelle, dalla Puglia è ancora buio Fitto. Il Cavaliere è sempre più irritato con l'ex ministro e con quelle che ritiene «beghe» legate esclusivamente alle poltrone. Lascia pertanto che siano gli altri a dipanare la matassa; e gli altri sono tutti pontieri o quasi. Il senatore Matteoli, in primis , ora affiancato da altri big azzurri come il capogruppo al Senato Paolo Romani. Sono loro a parlare direttamente con Fitto che, anche tra i suoi, ha chi gli suggerisce di non strappare come l'onorevole Francesco Paolo Sisto. I nodi non sembrano sciogliersi anche perché una fonte ben informata spiega al Giornale : «Ormai non è solo una diatriba sul numero dei candidati ma una questione di fiducia. Fitto non si fida del commissario pugliese del partito Luigi Vitali e in ultima analisi di Mariarosaria Rossi. Teme il blitz». Ossia il cambiamento in zona Cesarini dei candidati inseriti nelle liste che andranno poi depositate in tribunale. Sembra fantascienza ma invece non lo è: celebre la «fuga» con le liste di Nicola Cosentino, fatto fuori dalle candidature in Campania, nel gennaio del 2013. Insomma, all'ex ministro di Maglie non bastano le dichiarazioni dei berlusconiani che garantiscono un tot di posti per i suoi. Vorrebbe che a depositare il listone non fosse Vitali, che opera su delega diretta della Rossi e quindi di Berlusconi, ma una terza persona; magari proprio Matteoli. Richiesta, quella di Fitto, che sa di affronto: uno schiaffo a Vitali e alla Rossi. Come finirà? Di certo Berlusconi non ha un «piano B» qualora davvero si dovesse consumare lo strappo; e soprattutto è nauseato da una questione che pare non finire mai. Un nuovo capitolo si scriverà questa mattina quando il candidato forzista Francesco Schittulli (indicato da Berlusconi ma ora passato con Fitto) terrà una conferenza stampa.

I fatti di Milano, invece, hanno fatto slittare l'udienza dei giudici del Tribunale di sorveglianza che dovranno dichiarare estinta la pena per l'ex premier. Ma sarà una questione di giorni.

Poi Berlusconi potrà riavere il suo passaporto e muoversi liberamente.

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