Cronache

Forza politici Ora una legge contro i veleni

Forza politici Ora una legge contro i veleni

Che angoscia e che pena infinita, vederli morire soffocati dal vomito, i muscoli che si contraggono in convulsioni irrefrenabili, il dolore acuto dei nervi aggrediti dai veleni che li risalgono fino a cercare il cervello. Ne ho visti a centinaia in tanti anni. Quasi tutti quelli che sono arrivati in tempo si sono salvati, ma quelli che erano lontani, nelle campagne o nelle zone disagiate, sono morti, spesso davanti a un bambino che interroga un padre angosciato sul perché di tanta sofferenza e su quelle immagini di un amico straziato.

Questa volta, all'istruttore di Kaos, è stato risparmiato di assistere al dramma, ma questo non allevia la disperazione per avere perso uno dei suoi beni più preziosi. Lo ha trovato riverso in giardino, in un atteggiamento che fa pensare sia stato avvelenato da una di quelle migliaia di esche, confezionate in ogni provincia d'Italia da esperti delinquenti che si avvalgono di normative che tengono, da decenni, come un setaccio.

Fino a 20 anni fa il veleno più usato era la stricnina, di facile reperibilità, con la quale si confezionavano polpette per eliminare il cane in riserva di caccia, quello che trovava i migliori tartufi o semplicemente il bastardino che osava abbaiare, un paio di volte, disturbando la quiete di chi faceva la pennichella. Un giro di vite serio e la stricnina è diventata irreperibile, presto sostituita da sostanze che si possono comprare a litri presso qualunque supermercato, insetticidi che si comprano in taniche da 5 litri presso qualunque consorzio agrario della penisola. Con una tanica si possono uccidere mille cani di taglia medio grossa. Per acquistarne una, basta il patentino agricolo che non si nega neanche a chi non distingue una quercia da un salice piangente. Questo è il punto cruciale, cari politici. Invece di inventare norme vessatorie, complesse e disagevoli per gli animali da compagnia, come la Ricetta elettronica veterinaria, vedete di stringere pesantemente la vite, con normative severe, atte al controllo spietato delle sostanze mortali con le quali i volenterosi carnefici di cani si dilettano a cucinare polpette nelle loro cantine.

Anche fra i cani ci sono cadaveri eccellenti.

Che la morte di Kaos, generoso eroe salvatore di vite umane, non resti solo un ricordo drammatico per chi lo ha amato.

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