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Prima frenata su Marchini. Berlusconi lavora per unire

Ronzulli sul candidato a Roma: "Dal Cavaliere nessun endorsement, se corre la Meloni siamo con lei". Lega e Fi preparano l'evento di Bologna

Prima frenata su Marchini. Berlusconi lavora per unire

Da tempo il presidente di Forza Italia va dicendo che la condizione necessaria per essere competitivi è presentarsi uniti. Un proposito che ha bisogno di fatti concreti e segnali politici coerenti. Il primo potrebbe arrivare domenica. Berlusconi molto probabilmente parteciperà alla manifestazione di Bologna, dove, come successo per la Festa di Atreju organizzata da Fratelli d'Italia, interverrà come ospite di un evento, questa volta targato Lega. Una presenza che comporta dei rischi, visto che ci si confronterà con una platea di un'altra forza politica. Ma l' opportunità di vedere i leader nuovamente riuniti insieme su uno stesso palco è importante e bisogna valutare al meglio questa opportunità.

Non ci sarà quindi una organizzazione congiunta, ma si cercherà di definire insieme ai leghisti messaggi omogenei e coerenti. I dubbi non sono ancora del tutto dissipati. Ma nelle prossime ore potrebbe esserci un decisivo faccia a faccia tra Berlusconi e Salvini oppure un confronto tra i capigruppo per definire aspetti organizzativi e contenuti e prendere una decisione definitiva sulla partecipazione di Berlusconi.

Di certo la piazza dei leader di centrodestra non lascia indifferente Renzi che si lancia in un attacco preventivo dai toni affilati. «Loro, detti anche i Bla-Bla-Block, vogliono bloccare l'Italia, noi vogliamo rimetterla in moto: la differenza tra noi e loro è tutta qui». La replica, altrettanto tagliente, arriva da Salvini. «Pinocchio Renzi, che col Pd governa da 4 anni, ha paura e insulta la Lega e le migliaia di persone che domenica alle 12 saranno in piazza Maggiore a Bologna. Noi vogliamo sbloccare e liberare l'Italia dai disastri della sinistra. Incapace, a casa! Chi non viene domenica, è un RenzAlfano».

Se il palco di Bologna darà un segnale di unità, nella stessa direzione va anche il rilancio della candidatura di Giorgia Meloni per Roma. «Berlusconi ha semplicemente espresso simpatia verso Marchini in quanto imprenditore che da due anni si è impegnato politicamente per Roma» dice Licia Ronzulli a Tgcom24 . «Di qui a dire che era un endorsement e che lui sarà il nostro candidato sindaco ce ne corre, anche perché Marchini ha dimostrato poca lungimiranza politica con l'intervista di domenica». Tanto più che «se Meloni dovesse decidere di candidarsi, ça va sans dire che il nostro candidato sarà lei, perché è segretario di un partito con cui Forza Italia è alleata. La coalizione di centrodestra si deve mettere intorno a un tavolo e parlare innanzitutto di programmi e poi dopo di nomi. Ci deve essere innanzitutto la volontà di tenere unita la coalizione». Il sottotesto è chiaro: Giorgia Meloni si chiarisca le idee e decida se vuole scendere in campo perché il tempo stringe e bisogna muoversi. Un messaggio che Giovanni Toti ieri le ha anche comunicato personalmente, precisando che l'obiettivo è trovare un candidato per Roma che possa unire e vincere. Sullo sfondo Berlusconi trasmette la sua solidarietà alle aree del Sud colpite dal maltempo. «Siamo vicini alle popolazioni della provincia di Reggio Calabria. Vedere strade distrutte, reti ferroviarie strappate dal vento, comuni isolati e invasi dall'acqua desta sconcerto e preoccupazione.

Saremo di sprone affinché le zone colpite abbiano tutta l'assistenza che meritano dalle istituzioni».

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