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Minoranza Pd, Sel e grillini. Sul tetto al contante un fronte anti-governo

Gli emendamenti vanno tutti in direzione di un abbassamento del limite. L'Abi: "Poco rilevante, ma serve armonizzazione europea"

Minoranza Pd, Sel e grillini. Sul tetto al contante un fronte anti-governo

Se dovessero fare fronte comune e votare contro il governo sul tema del tetto al contante, riuscirebbero a mettere la maggioranza in seria difficoltà. È più di un timore, per Renzi, l'unione tra la minoranza democratica, gli uomini del Sel e del Movimento 5 Stelle.

Su questo punto in particolare della legge di Stabilità, al Senato la maggioranza potrebbe non reggere. L'innalzamento a tremila euro del tetto minaccia di riunire tre forze politiche che hanno presentato emendamenti molti simili tra loro. E l'attenzione è rivolta soprattutto alle proposte della minoranza del Pd.

I dem vorrebbero l'abolizione dell'articolo di legge che renderebbe possibile l'innalzamento del tetto e il ritorno ai 1.000 euro di massima. Sel, M5S e anche il Gruppo Misto sono inclini a dargli ragione e la settimana politica si aprirà proprio con l'analisi degli emendamenti (più di 3.500) presentati.

Di tono del tutto contrario un emendamento presentato da Forza Italia, che vorrebbe un innalzamento della possibilità di prelievo da 3.000 a 6.000 euro, mentre l'Associazione bancaria italiana (Abi) ribadisce che il contante "ha un costo amministrativo enorme".

Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi, sostiene "l'utilizzo anche di monete alternative al contante", senza tuttavia esprimersi sul tetto. "Che sia 1.000, 2.000 o 3.

000 credo sia poco rilevante", commenta, puntando piuttosto su una armonizzazione a livello europeo.

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