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La gara per la Casa Bianca è una "corsa per vecchi"

Mai nell'ultimo secolo i contendenti dei due partiti sono stati così anziani. In novembre Trump avrà 70 anni, la Clinton 69 e l'outsider Sanders 75

La gara per la Casa Bianca è una "corsa per vecchi"

La corsa per la Casa Bianca rischia di diventare appannaggio della terza età. A dirlo sono i dati anagrafici dei papabili alle nomination repubblicana e democratica, giunti al Super Tuesday con il consenso più alto e con il maggior numero di delegati dopo i primi quattro appuntamenti elettorali di Usa 2016. Nel Grand Old Party il frontrunner Donald Trump, che vanta un notevole distacco sui giovani inseguitori Marco Rubio e Ted Cruz, compirà 70 anni a giugno, ovvero ancor prima di una eventuale nomination o insediamento al numero 1600 di Pennsylvania Avenue in caso di vittoria l'8 novembre.

Nel partito dell'Asinello la corsa è tutta over 65, visto che Hillary Clinton è nata nel 1947 mentre i natali di Bernie Sanders risalgono al 1941. Un'età, quella del senatore socialdemocratico, che gli permette di conquistare la palma di veterano assoluto tra i candidati di quest'anno. La storia conferma che si tratta di un record lungo cento anni: dal 1916 ad oggi, la somma delle età dei due candidati presidenziali al momento dell'election day non era mai stata così elevata.

Il prossimo novembre, se a contendersi la Casa Bianca saranno Trump e Sanders, avranno 145 anni in due, mentre Trump e la Clinton insieme ne avranno 139. Andando indietro nel tempo, invece, tra i più attempati ci sono Ronald Reagan e Walter Mondale, che alla vigilia delle elezioni del 1984 avevano rispettivamente 73 e 56 anni, 129 in totale. Mentre quattro anni prima Reagan (che all'epoca ne aveva 69) e il rivale Jimmy Carter, 56 anni, insieme facevano 125 anni. E nel 1996, il 54enne Bill Clinton e il 73enne Bob Dole avevano 127 anni in due. I più giovani, invece, furono John F. Kennedy e Richard Nixon, che nel 1960 avevano 43 e 47 anni, appena 90 anni in totale.Il trend in controtendenza della attuale corsa presidenziale segna un netto cambio di passo rispetto alle esperienze più recenti. Ad esempio quando Barack Obama fece ingresso alla Casa Bianca nel 2008 aveva 47 anni, e fu riconfermato nel 2012 quando ne aveva 51. Il suo predecessore George W. Bush invece, quando fu eletto presidente aveva 54 anni nel 2000 e 58 nel 2004. Bill Clinton era ancora più giovane: aveva 46 anni per il primo mandato nel 1992 e 50 nel 1996 per la riconferma. E nel suo ultimo giorno alla Casa Bianca era il presidente con meno anni dai tempi di Kennedy.

Il dominio di candidati decisamente attempati è assoluto in casa democratica, a parte una fugace apparizione di Martin O'Malley, e ciò sembra suggerire che il partito non sia riuscito a costruire una nuova leadership, in questi otto anni di presidenza Obama. Tra i repubblicani, invece, la tendenza è limitata al frontrunner Trump e a pochi altri candidati. Ci sono infatti diversi giovani, dall'ultraconservatore Ted Cruz al senatore Marco Rubio, rispettivamente classe 1970 e 1971. Anche tra i ritirati, Chris Christie non supera i 53 anni e Rick Santorum ne ha 58. Nonostante l'invecchiamento medio delle candidature, però, sono proprio i più anziani ad avere la maggiore presa sui giovani. Dal successo riscosso da Sanders, che tra i Millennials (i nati dagli anni Ottanta al Duemila), ha un successo enorme. Ma anche il tycoon newyorkese piace, tanto che solo al comizio organizzato a Myrtle Beach, in South Carolina, ha radunato 12mila persone, di cui tantissimi sotto i 40 anni. Intanto, mentre arrivano i primi risultati del super martedì elettorale, dove si vota in 14 Stati dall'Alaska alla Georgia, arrivano brutte notizie proprio per Trump a livello nazionale.

Secondo un sondaggio di Cnn e Orc, il re del mattone difficilmente vincerebbe la Casa Bianca anche in caso di conquista della nomination, poiché in un ipotetico scontro agé diretto perderebbe con entrambi i candidati senior democratici, Hillary Clinton e Bernie Sanders.

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