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Le "gemelline" di 97 anni morte per aiutarsi

Martha e Jean hanno condiviso tutta la vita. Sono scivolate sul ghiaccio davanti a casa

Le "gemelline" di 97 anni morte per aiutarsi

Avevano la gioventù nel cognome, che era Young, appunto. E se la sono portata tranquillamente appresso ovunque, per la bellezza di 97 anni. L'una, Martha, con l'innocente dolcezza da perenne adolescente, l'altra, Jean, più smaliziata e dotata di quel senso dell'umorismo che la rendevano la coscienza critica del duo. Legate dal filo indissolubile della nascita, facevano tutto insieme, completandosi a vicenda, come un'unica donna che si guarda allo specchio e, pettinandosi o dandosi un filo di trucco, pensa «beh, forse ha ragione lei, meglio fare come dice lei».

Le due «lei» erano gemelle e sicuramente, come sempre, avevano scelto di comune accordo il ristorante dove cenare, venerdì scorso, nei pressi di Barrington, Rhode Island, Stati Uniti, dove abitava Jean. Un locale dove tutti le conoscevano bene. Ma quella notte faceva molto freddo, si era sotto zero. E 97 anni possono essere un peso non facile da portare, anche se diviso per due. Le hanno trovate i vicini: Martha era a terra, sul vialetto di accesso alla casa, e Jean lì a pochi metri, nel garage. La polizia parla di ipotermia, e ritiene che Martha sia scivolata mentre Jean, accortasene e affrettandosi per chiamare soccorsi, sia inciampata in un tappeto. Raggiungendo così, ovunque già fosse, l'anima dell'altra dopo pochissimi minuti. Si saranno parlate, in quei momenti? Avranno capito che il destino aveva deciso di risparmiarsi un viaggio, cogliendole insieme, dopo averle accompagnate fedelmente per quasi un secolo? Nessuno può rispondere. Sono particolari che sfuggono persino ai segugi dell'Associated Press che hanno dato per primi la notizia.

Ma quella (questa) è cronaca, semplice registrazione dei fatti, anche quando sono singolari e catturano l'attenzione del pubblico rotolando, come imprendibili gocce di mercurio, nell'universo della Rete. Quel che importa è che Martha e Jean, lasciandoci, non si siano lasciate, che non siano state condannate a una vita a metà, che non sia toccato loro di guardarsi allo specchio senza riconoscersi.

Oggi, mentre una nuova marea di parole sta facendo affogare il grande tema dell'eutanasia, il caso di Martha e Jean dimostra che la morte, qualche volta, sa essere «dolce» senza che nessuno glielo chieda, senza che a qualcuno venga in mente di chiamarla così.

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