Politica

Generosi anche quando manca la speranza

Valeria Braghieri

L'ora in cui essere generosi, di solito, arriva quando si è felici. Per i genitori di Gioia è arrivata lo stesso. Sette mesi dopo la morte della loro bimba. Col freddo, i vetri appannati nella stanza vuota, i vestiti riposti e i pupazzi impacchettati, le carte firmate e sistemate, Maya da crescere malgrado tutto, Natale passato invano. Non sono felici ma sono generosi, lo stesso. Perché hanno capito che a contare è il «durante». Anche se è finito pure quello. Essere generosi dopo che la speranza si è corrosa è un atto eroico. Essere generosi solo per gli altri, lo è ancor di più. E noi ce lo siamo chiesti come si faccia. Ci siamo chiesti come si faccia a pensare a chi venga dopo una figlia sepolta, a pensare a chi soffre della stessa condanna. Della stessa condanna che ce l'ha portato via. E ci vuole qualcosa che non tutti hanno. Ci vuole qualcosa che va trovata, chissà dove. Finché Gioia era viva sua mamma non voleva sapere, non voleva sentire. Voleva un «dopo» e invece c'era solo un «durante». Ma era giusto così. Trascinare, sorreggere, tenere Gioia di qui. Crederci vuol dire questo. Smettere di avere speranza, significa lasciarla andare. È come lasciarla andare. E loro, mamma e papà, l'hanno tenuta stretta finchè hanno potuto. Oggi hanno fatto i conti col fatto che per «quelli come Gioia» c'è e ci sarà sempre e solo un «durante», ed è esattamente di quel pezzetto di vita che hanno deciso di occuparsi. Anche dopo Gioia. Perché il cuore non dorme nello stesso letto del corpo. E allora Gioia, la loro bambina, dorme anche lì, nel «durante» di tanti malati come lei. Ecco perché anche dopo Gioia combattono, e se non possono dare speranza, offrono almeno tregua. Convinti, certi di non aver sbagliato guerra. Non sono felici ma sono generosi, i genitori Gioia che se n'è andata lo scorso giugno. Malgrado le cure, l'ostinazione, le donazioni, le vicinanze. Aveva quattro anni ed era una guerriera. Sua madre e suo padre sono stati orgogliosi di metterla al mondo.

Per questo oggi vogliono renderla orgogliosa da ovunque lei li guardi.

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