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Il giorno decisivo per l'inciucio: Pd e 5 Stelle attesi al Colle

La trattativa Pd e M5S è ancora arenata su Di Maio vicepremier e voto su Rousseau. Ma Mattarella vuole una risposta

Il giorno decisivo per l'inciucio: Pd e 5 Stelle attesi al Colle

È il giorno decisivo per "l'inciucio": Sergio Mattarella aspetta una risposta da Partito democratico e Movimento 5 Stelle, attesi al Quirinale insieme agli altri "big" per le consultazioni.

Questa mattina le delegazioni dei due partiti si sono seduti di nuovo al tavolo della trattativa. Per i grillini ci sono i capigruppo alla Camera e al Senato Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva e i vice Francesco Silvestri e Gianluca Perilli mentre per i dem i capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci, la vice segretaria Paola De Micheli e il coordinatore della segreteria Andrea Martella. Contemporaneamente al Nazareno i dem si sono riuniti per una direzione che ha dato mandato a Zingaretti di trovare un accordo.

La trattativa è ripartita in salita dopo che Luigi Di Maio ha detto di voler chiedere il voto su Rousseau sull'accordo, sottolineando che la decisione della base sarà presa prima di sottoporre l'intesa al Capo dello Stato. Altro tema di scontro è la questione vicepremier. I dem sono fermi: se il governo sarà guidato da un esponente M5S (Giuseppe Conte), il vice dovrà essere uno solo e in quota Pd. No, quindi, alla riconferma di Di Maio.

Lo scontro si infiamma proprio sulle nomine. Ed è il vicepremier pentastellato, in arrivo a Palazzo Chigi, a parlare a cuore aperto della sfida dei negoziati tra Cinque Stelle e Pd. "Mi sorprende che qualcuno sembri essere più concentrato a colpire il sottoscritto che a trovare soluzioni per gli italiani. Ma questa è la politica. Anzi, questa è una certa politica, abituata a concepire il dibattito non come un'occasione di crescita, bensì come uno scontro continuo e sistematico sulle persone". Il ministro grillino ha poi aggiunto: "Sono ore molto difficili per il Paese in cui ognuno dovrebbe saper dimostrare responsabilità".

Ma il più sembra praticamente fatto e il Pd è ottimista. "Stasera ci sarà il nome, poi la strada è ancora lunga, c'è tanto lavoro da fare", assicura Graziano Delrio, "Esprimiamo soddisfazione.

Il lavoro di approfondimento programmatico procede positivamente".

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