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"Governo di dilettanti rancorosi". E ora Zingaretti vuole prendersi il Pd

Il governatore del Lazio, dopo avere annunciato la sua intenzione di candidarsi asegretario del Pd, dà appuntamento ai suoi sostenitori in un convegno a Roma in programma il 6/7 ottobre. E spiega: "Al governo solo dilettanti rancorosi"

"Governo di dilettanti rancorosi". E ora Zingaretti vuole prendersi il Pd

"Ora basta. [...] Hanno trasformato il governo di un grande Paese in un'agenzia del dilettantismo e del rancore. [...] Con loro l'Italia sarebbe destinata a un ruolo marginale e a un declino inarrestabile. Questo non accadrà perché noi lo impediremo". Sono i brani più forti della dichiarazione con cui il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha ufficializzato la data dell'incontro con i suoi sostenitori per preparare la tabella di marcia in vista del suo vero obiettivo: diventare segretario del Pd. Il convegno si svolgerà a Roma tra il 6 e il 7 ottobre e sarà un'occasione per "voltare pagina e rimettersi di nuovo in cammino".

Nicola Zingaretti non fa mistero voler scalare il Partito Democratico. Nelle ultime settimane ha lanciato spesso strali contro Matteo Renzi e quella parte del gruppo dirigente Pd che ha fatto sprofondare il partito nei sondaggi. Dopo avere annunciato la sua intenzione di scendere in campo per conquistare la segreteria, sull'Huffington Post ha dato appuntamento ai suoi sostenitori per una doppia giornata di discussione per "ricominciare a inventare il futuro", fissata per il 6-7 ottobre a Roma. E ne ha approfittato per attaccare pesantemente il governo giallo-verde, abbandonando i suoi toni tradizionalmente melliflui per ingaggiare un duro scontro contro Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Ma tutto l'esecutivo è finito nel suo mirino.

"Ora basta. Possiamo continuare a lamentarci, dividerci, isolarci fino alla disillusione e all'irrilevanza, oppure possiamo decidere di guardare all'avvenire come al territorio della speranza, della solidarietà, delle opportunità per tutti. Questo a me sembra il cuore del problema: come reagire, cambiare tutto, offrire una speranza all'Italia, all'Europa, al futuro", l'incipit del messaggio di Zingaretti, che poi ha gettato parole di fuoco sul governo Conte, descrivendolo come "un'agenzia del dilettantismo e del rancore. Parlano una lingua gonfia di odio e di isterismo, che dice per poi negare di aver detto, che inganna i cittadini, disprezza gli avversari politici, irride la scienza. Indicano capri espiatori per sottrarsi sistematicamente alle loro responsabilità. Con loro l'Italia sarebbe destinata a un ruolo marginale e a un declino inarrestabile", le infuocate accuse del governatore.

Che prospetta una soluzione per debellarli: se stesso. "Questo non accadrà perché noi lo impediremo. Il primo passo sarà tornare a incontrarci, in tanti per cercare e trovare insieme le soluzioni e soprattutto le ragioni profonde del nostro stare insieme e del nostro immaginare insieme il futuro. [...] Venite tutti il 6 e il 7 ottobre a Roma: faremo un grande incontro, un momento di serietà, impegno e di allegria per ricominciare a inventare il futuro. Incontriamoci come ci si incontra in una grande piazza dei nostri bellissimi comuni quando si ha bisogno di parlare, discutere, mobilitarsi. Poi continueremo con incontri in tutto il Paese", l'appello di Zingaretti.

Che vuole prendersi il Pd al più presto: "Il tempo per provarci è adesso", dice.

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