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M5s-Pd, Mattarella: nuove consultazioni martedì e mercoledì

Il capo dello Stato invita M5s e Pd a stringere i tempi: la risposta entro le 19 di questa sera. E intanto la Lega (ri)apre ai pentastellati

M5s-Pd, Mattarella: nuove consultazioni martedì e mercoledì

Il ticchettio delle lancette è la spada di Damocle sull'inciucio giallo-rosso. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, da giorni, sono seduti al tavolo delle trattative per dare vita a un governo che eviti il voto e che tagli fuori dai giochi la Lega e Matteo Salvini. Pentastellati e soprattutto dem (Matteo Renzi su tutti) le vogliono provare di ogni pur di evitare di tornare al voto. Ma la strada è in salita. E, soprattutto, domani devono riferire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha concesso loro cinque giorni per trovare la quadra

Il Colle, dunque, si aspetta una risposta entro martedì 27, quando scadrà l'ultimatum. Ma il capo dello Stato avrebbe invitato i due partiti a comunicare le loro indicazioni al Quirinale entro le 19 di questa sera, così da permettere di stilare il calendario delle consultazioni di domani e dopo. L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica, per l'appunto, ha reso noto il calendario delle nuove consultazioni, che inizieranno domani alle 16 e prevedono l'ultimo appuntamento mercoledì 28 agosto alle ore 19: aprirà il gruppo per le autonomie e chiuderà il walzer degli incontri quello con il Movimento 5 Stelle, prima forza in Parlamento.

Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti sentono il tempo stringere e in queste ore i rispettivi entourage sono a lavoro per sciogliere i nodi e stringere l'accordo. Che però, almeno per il momento, non si trova. Non a caso il segretario Pd si è lasciato scappare un uscita significativa circa il dialogo per formare l’esecutivo giallo-rosso: "Bisogna ascoltarsi a vicenda, le ragioni degli uni e degli altri e mi auguro che nelle prossime ore ci sia la possibilità di farlo, finora non era avvenuto…".

E in tutto questo si inserisce la Lega. Già nei giorni scorsi Salvini aveva riaperto la porta alla compagine pentastellata, dicendosi pronto a ricomporre la frattura. A tendere la mano ai 5 stelle ci ha pensato in questi minuti un fedelissimo del leader del Carroccio, il ministro dell'Agricoltura Gianmarco Centinaio, che ad Affaritaliani ha dichiarato: "Noi siamo pronti, nel momento in cui il M5S dovesse dirci incontriamoci. Sui dieci punti di Di Maio siamo disponibili a ragionare su quelle che possono diventare le priorità del governo per i prossimi mesi". Dunque, l'esponente leghista ha aggiunto: "Sì, c'è l'ok a parlare con Di Maio nel momento in cui lo stesso Di Maio dovesse chiederci di fare lui il premier. E quindi siamo disponibili a ragionare su quella che sarà la nuova compagine di governo…".

Insomma, tutto ancora aperto fino a domani, giorno della verità.

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