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Gregoretti, Di Maio al veleno: "Dirò sì al processo su Salvini"

A Porta a Porta il leader 5S mette nel mirino l'ex alleato di governo: "Decisione sua, sì all'autorizzazione a procedere"

Gregoretti, Di Maio al veleno: "Dirò sì al processo su Salvini"

Sono finiti i tempi del governo giallorosso. Luigi Di Maio adesso cavalca l'ultima accusa di "abuso di potere" avanzata dal Tribunale dei Ministri contro Salvini per il caso Gregoretti e affonda il colpo sull'ex alleato. Il ministro degli Esteri non usa giri di parole e di fatto già "processa" a modo suo Salvini: "Il blocco della Gregoretti non fu deciso dal governo, ma dal Ministro Salvini. (Sulla Diciotti, ndr) per noi c’era l’interesse pubblico prevalente, ma sulla Gregoretti non c’era e non c’è. Soprattutto fu un’azione del singolo ministro, tanto che poi li fece sbarcare perchè la ridistribuzione funzionava. Noi voteremo contro l’interesse pubblico prevalente". Insomma il leader pentastellato prova già a usare questo ennesimo assalto giudiziario contro Salvini per portare acqua al mulino dei 5 Stelle che da tempo (e con scarsi risultati) sono a caccia di consensi. Ai microfoni di Porta a Porta, Di Maio poi aggiunge: "Auguro a Matteo Salvini di dimostrare la sua innocenza, come lo auguro a tutti". Con poche parole l'allora vicepremier si dissocia dall'ex ministro degli Interni e dunque dà voce all'astio che da tempo separa i due dopo la rottura dell'esperienza di governo gialloverde. E gli alleati del governo giallorosso provano subito a seguire i Cinque Stelle nella volata giustizialista sul caso Gregoretti come fa Leu con Fratoianni: "Capisco la rabbia e la paura di Matteo Salvini in queste ore dopo l'annuncio del nuovo procedimento giudiziario nei suoi confronti. La rabbia per non poter continuare a fare, come ha fatto da ministro, quello che gli pareva in spregio a ogni legge e norma internazionale. E pure la paura di doverne rispondere in un'aula di tribunale, che come ben si sa sfugge ad ogni occasione. Si metta l'animo in pace: non possono esistere in democrazia spazi di impunità per nessuno".

E anche il Pd è pronto a mettere con le spalle al muro l'ex ministro degli Interni: "Oggi i giornali danno notizia di una nuova richiesta di procedere nei confronti di Salvini, ancora una volta per aver privato della libertà personale 131 migranti a bordo della nave Gregoretti.La reazione di Salvini è stata violenta. Ha invocato il diritto di difendere i confini e di esercitare il proprio ruolo. Ha detto che non vede l’ora di guardare negli occhi i magistrati che lo accusano. Non è vero ovviamente". Insomma la maggioranza e soprattutto l'asse 5s-Pd si prepara a dare uno "schiaffo" a Salvini.

Ma di fatto i sondaggi dicono il contrario: più il leader della Lega è sotto attacco, più cresce nelle rilevazioni delle intenzioni di voto.

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