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Al grido di "onestà, onestà", il Movimento 5 Stelle fa il pieno di indagati

Si allunga la lista dei sindaci pentastellati destinatari di un avviso di garanzia: prima Pizzarotti e Nogarin, poi la Raggi e l'Appendino

Al grido di "onestà, onestà", il Movimento 5 Stelle fa il pieno di indagati

Ancora una tegola sulla testa del Movimento 5 Stelle. Dopo l'avviso di garanzia recapitato a Chiara Appendino, si allunga la lista dei sindaci grillini indagati.

I primi cittadini delle principali città conquistate dal Movimento 5 Stelle sono finiti sotto la lente d'ingrandimento della magistratura. Il primo caso riguarda Federico Pizzarotti, eletto sindaco di Parma nel 2012. Quattro anni dopo finisce però tra gli indagati per abuso d'ufficio in un'inchiesta sulle nomine al Teatro Regio. Storia che avrà come conseguenza una querelle con Beppe Grillo, e quindi la fuoriuscita di Pizzarotti dal Movimento.

È poi la volta di Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, indagato per bancarotta fraudolenta, abuso d'ufficio e falso in bilancio nell'inchiesta relativa alla revoca del cda di Aamps e all'approvazione del bilancio della municipalizzata dei rifiuti. L'avviso di garanzia è arrivato poi anche a Virginia Raggi. Il sindaco di Roma è accusata di falso in merito all'inchiesta per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del dipartimento Turismo. Nella lista anche Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Termini Imerese sull'affidamento del servizio dei rifiuti, sulla gestione del palasport e sull'abusivismo edilizio che coinvolge altre 22 persone, tra cui il vicesindaco. In questo caso le ipotesi di reato formulate per Cinque sono di rivelazione di segreto d'ufficio, abuso d'ufficio, omissione di atti d'ufficio e turbativa d'asta.

Ultimo sindaco pentastellato a ricevere un avviso di garanzia è Chiara Appendino, accusata falso ideologico in atto pubblico.

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