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I grillini delusi nell'orbita della Lega

I malpancisti 5s fanno liste civiche. Salvini: no a Firenze circolo Pd

I grillini delusi nell'orbita della Lega

Matteo Salvini in Toscana punta a sbancare alle prossime elezioni comunali. Ieri a Firenze, nel quartiere popolare dell'Isolotto, nella gremita piazza dei Tigli, ha presentato i candidati a sindaco del Granducato. In testa Ubaldo Bocci, per Firenze, nome fortemente voluto dalla coordinatrice regionale della Lega, Susanna Ceccardi, ma anche Daniele Spada per Prato e Andrea Romiti, sul quale è stato trovato un accordo con la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, per Livorno. Ma insieme a loro c'erano gli aspiranti sindaci di tutto il territorio.

Nel capoluogo regionale l'osso duro da sconfiggere sarà il solito Pd che ha visto in questi ultimi anni governare l'alfiere di Matteo Renzi, Dario Nardella, stessa cosa che accadrà nella Prato del piddino Matteo Biffoni. Nella città labronica, invece, si dovranno contrastare i 5 stelle, che hanno candidato Stella Sorgente, che è già nella giunta dell'uscente Filippo Nogarin, che punta alle Europee. La vera sorpresa è che in casa dei pentastellati c'è crisi, tanto che già da qualche tempo molti grillini sono usciti per creare «Firenze in movimento», con in testa Arianna Xecalos, di origini greche, il cui padre Constantin è considerato personaggio vicino a Beppe Grillo. Lo stesso sta accadendo in altre parti della Toscana, Livorno compresa, dove le liste civiche che nascono dal malcontento pentastellato si stanno sempre più avvicinando al Centrodestra che corre unito, dando così una chance maggiore di vittoria alla coalizione. Perché, questo è innegabile, il Movimento è in forte crisi e i suoi consensi in calo, anche a causa di quella frangia grillina forse un po' troppo filo-sinistra.

«Con Ubaldo Bocci - ha detto Salvini - dopo decenni, i fiorentini hanno finalmente un candidato che può vincere e una squadra che ha voglia di cambiare questa splendida città che qualcuno ha preso per un circolo del Pd e che invece merita di più». Lo ha spiegato mentre qualcuno, alle finestre circostanti, aveva appeso un paio di striscioni pro migranti. «Io voglio una Firenze - ha proseguito il ministro dell'Interno - dove chiunque possa andare in piazza a scomodare polizia e carabinieri».

Bocci ha chiarito: «Se volete un Superman come sindaco avete già dei fenomeni a Palazzo vecchio, allora non votate me. Io sono una persona normale, un fiorentino. Firenze però la cambiano i fiorentini e allora è indispensabile che sin da ora ognuno di voi sia un motore per il cambiamento». Sulla stessa scia Romiti: «Oggi i livornesi hanno capito che il nuovo è rappresentato dal Centrodestra e dai sovranisti, in quella culla che diede i natali al vecchio comunismo in Italia. Il clientelismo ha soffocato la mia città, vogliamo ridarle libertà».

Il tutto mentre il vicepremier già annuncia la corsa per le elezioni Regionali del prossimo anno per cui si dice sia già pronto il nome del candidato che dovrà scardinare la cerchia di potere costruita negli anni dall'attuale presidente Enrico Rossi.

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