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I nodi sulla pace fiscale che dividono M5S e Lega

Sconto anche sulle imposte dovute o solo sulle sanzioni, tetto massimo e aliquota: ecco cosa divide Lega e M5S sulla pace fiscale

I nodi sulla pace fiscale che dividono M5S e Lega

Va avanti il braccio di ferro tra Lega e Movimento 5 Stelle sul decreto fiscale - oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri - e in particolare sulla pace fiscale, l'obiettivo presente nel contratto di governo che dovrebbe "riconciliare" cittadini e fisco.

La contesa riguarda soprattutto lo strumento da utilizzare con i pentastellati che temono di dare il via libera a quello che sarebbe di fatto additato come un condono.

Secondo quanto si apprende, la Lega spingerper introdurre una dichiarazione integrativa che consenta ai contribuenti di scontare non solo sanzioni e interessi ma anche il capitale, ovvero l'imposta dovuta, al 15% (che potrebbe essere portato al 25%). Da parte loro i 5 Stelle puntano a rafforzare il ravvedimento, strumento già esistente, che consente di non pagare sanzioni e interessi ma senza scontare l'imposta dovuta. Il ravvedimento rafforzato chiesto dal M5s, rispetto all'attuale, consentirebbe il pieno sconto di sanzioni e interessi indietro di cinque anni, dal 2013 al 2017.

Se dovesse passare la dichiarazione integrativa voluta dalla Lega, uno dei nodi da affrontare riguarda il livello dell'aliquota visto che il 15% è considerato troppo basso dal M5s. Il Carroccio dal canto suo punta sul 15% perchè vuole far passare il principio della flat tax.

Altro nodo da sciogliere è la soglia dei debiti: il partito di Matteo Salvini continua a chiedere un tetto a 500mila euro mentre i 5 Stelle vogliono portarlo a 100mila euro. La mediazione potrebbe arrivare a un massimo di 200mila euro.

Altra questione è chi ha un contenzioso con il fisco. I contribuenti, secondo quanto prevedono le bozze del provvedimento circolate nelle ultime ore, potranno chiudere una lite pendente pagando metà di quello gli viene richiesto senza sanzioni e interessi se hanno vinto in primo grado.

Se si vince in secondo grado lo sconto può arrivare all'80%.

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