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I partigiani insultano Mentana: "C..., fascismo non è opinione"

Striscione di insulti di fronte agli studi di La7. L'attacco a Mentana per aver accettato un confronto con CasaPound e aver criticato il ddl Fiano sulla propaganda fascista

I partigiani insultano Mentana: "C..., fascismo non è opinione"

Un insulto scritto sullo striscione a chiere lettere. Anzi: caratteri cubitali. "Mentana coglione, il fascismo non è un'opinione". Il cartellone, firmato dai "partigiani nella metropoli", è stato affisso di fronte agli studi de La7, di cui Enrico Mentana è direttore del Tg. La sua colpa sarebbe quella di aver accettato un incontro con CasaPound. E forse anche aver pubblicato unlungo post nei giorni scorsi in cui criticava la legge Fiano approvata alla Camera contro il reato di propaganda fascista.

"Io non ho mai creduto alle leggi che comprimono o penalizzano le opinioni, neanche nel caso di quelle estreme (come il negazionismo sull'Olocausto) - aveva scritto il giornalista - L'ho detto, scritto e motivato molte volte. Sta a tutti noi studiare e comprendere le lezioni della storia. Non spetta ai giudici o ai legislatori decidere quali sono gli insegnamenti dei fatti passati. Mettere fuorilegge un'idea battuta dalla storia vuol dire averne ancora paura. E vuol dire anche darle una patente di perseguitata, di vittima, che nessuna ideologia crollata, in Italia, in Germania, in Russia può meritare, visti gli orrori che fascismo, nazismo e sovietismo hanno perpetrato nella repressione del dissenso".

Il cartellone carico di insulti è stato reso pubblico da Flavia Fratello, giornalista di La7. "C'era la Digos questa mattina davanti agli studi de la7 - ha scritto sulla sua pagina social - Il motivo lo vedete: questo striscione, firmato Partigiani nella Metropoli insulta il direttore del Tg Enrico Mentana. La sua "colpa"? Aver accettato un confronto in programma per questa sera con Casa Pound. Ma a questi signori non sta bene, e per esprimere il loro dissenso non hanno trovato di meglio che offendere. Segno di pochezza intellettuale, di scarsità di argomenti, ma non solo. Impedire il confronto significa mettersi allo stesso livello di chi si vuole contrastare.

Non è certo una novità, basta saperlo".

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