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I sindaci democrat divisi sulla pesca alle Sardine

Nardella possibilista, Sala: «Non ci metterò su il cappello». E loro cercano di non abboccare

I sindaci democrat divisi sulla pesca alle Sardine

Un dubbio agita i mari della sinistra: le Sardine riempiono le piazze ma chi riempirà la rete con i voti delle Sardine? I pescherecci dem sono indecisi su come manovrare. In primis i sindaci, che si chiedono come timonare se le Sardine entrano nel loro porto: se vado in piazza anch'io sembrerà che abbocchi all'amo o che voglia metterli nella mia padella? E così la flotta dei primi cittadini va alla deriva, tutti in ordine sparso a partire da Milano, dove le Sardine nuoteranno oggi.

Beppe Sala (nel tondo) fa il pesce in barile e definisce il movimento «ancora immaturo» e «alla ricerca di elaborare un pensiero», conclude però che «certamente c'è la mia solidarietà anche se non ho nessuna intenzione di metterci su il cappello». Insomma oggi Sala non farà rotta sulla piazza delle Sardine.

Al contrario del sindaco di Firenze Dario Nardella, che lancia l'esca sostenendo che «il nostro partito deve andare oltre, facendo confluire il suo patrimonio in un qualcosa di più grande, in qualcosa in cui il popolo di Greta, delle Sardine e del non voto si possa ritrovare». Capito l'antifona? Pesce grosso mangia pesce piccolo.

Il sindaco di Bari e presidente dell'Anci Antonio Decaro fa il salmone e nuota controcorrente: «Sento parlare delle Sardine, siamo tutti contenti, soprattutto noi del centrosinistra ma qualcuno pensa che voteranno tutti per noi? Non succederà questo». Il timore è che annacquino il Pd: «Hanno riempito le piazze che abbiamo svuotato noi, pensando che si stesse più al caldo in un teatro o in un cinema».

Di sicuro le Sardine si sforzano di non finire pescate ed etichettate, altrimenti il movimento sarebbe fritto. E infatti per gli originali pesci pilota di Bologna è risultato indigesto come una spina l'intervento da pesce rosso di Jamal Hussein, capobranco delle sardine modenesi che invece di nuotare a stile libero si è tuffato sul palco di una manifestazione della coalizione locale di centrosinistra e si è appiattito come una sogliola sulle posizioni del Pd, lanciando un appello a votare per la Regione il governatore Stefano Bonaccini. E ieri nella piazza di Firenze una bandiera falce e martello è annegata nei fischi.

Forse le Sardine dovrebbero ascoltare le parole di Pancho Pardi che consiglia loro di fare le anguille e sgusciare via dai partiti per non finire come i suoi «Girotondi». Dimenticando di dire che a lui hanno fruttato un giro da senatore.

È il bello della «polittica», ma attenti agli squali.

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