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FdI e Lega contro il Conte bis: "5S e Pd ladri di sovranità"

Fratelli d'Italia in piazza a Montecitorio contro il governo che chiede oggi la fiducia: "In nome del popolo sovrano, no al patto della poltrona". Alla manifestazione ha preso parte anche la Lega

FdI e Lega contro il Conte bis: "5S e Pd  ladri di sovranità"

Tanti tricolori e l'inno di Mameli. A piazza Montecitorio migliaia di persone manifestano contro il governo che oggi chiede la fiducia alla Camera.

Il presidio è stato organizzato da Fratelli d'Italia, ma hanno aderito anche Lega e "Cambiamo", il movimento di Giovanni Toti. In piazza, però, non si vedono bandiere di partito, anche se non è mancato qualche saluto romano. "Renzi, Di Maio, fuori dai coglioni, il popolo vuole libere elezioni", scandiscono i manifestanti chiedendo "elezioni subito contro i ladri di poltrone". E ancora: "Bibbiano, noi non dimentichiamo!", "Voce al popolo sovrano, ridateci l'Italia!". Fischi e cori "buffone-buffone" sono stati rivolti a Conte poco prima che il premier prendesse la parola in Aula.

Qualche disordine si è verificato quando le forze dell'ordine hanno bloccato l'accesso alla piazza a diversi manifestanti. Per permettere a tutti di partecipare al presidio, gli organizzatori hanno dovuto far installare un maxi schermo al Pantheon. In Aula il presidente dei deputati di FdI, Francesco Lollobrigida, ha quindi chiesto l'intervento di Roberto Fico: "Migliaia di persone sono bloccate e si sono già registrati episodi di tensione", ha detto l'onorevole, "Le persone qui fuori sono armate solo di tricolore e vogliono solo difendere il loro diritto di votare". Il presidente della Camera si è però limitato a replicare: "Lei lo sa bene che quello che sta chiedendo non è una competenza el presidente della Camera".

Sulla piazza intanto campeggia lo slogan "In nome del popolo sovrano, no al patto della poltrona". Sul palco sono saliti anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Quando il leader della Lega è arrivato in piazza è stato accolto da una vera e propria ovazione al grido "Matteo, Matteo". "Gli mando un saluto", ha detto quindi l'ex vicepremier parlando di Conte, "Dico no ai poltronari che sono chiusi nel palazzo perdendo onore e dignità, hanno vergogna a chiedere il voto degli italiani, ma noi non molliamo". Poi, dal palco, ha spiegato: "Siamo a volto scoperto, poliziotti e carabinieri sorridono con noi, non è la piazza di centri sociali e di zecche. L'opposizione la faremo in maniera seria, in mezzo alla gente. Partendo da Bibbiano, passando per le città devastate dalle banche, noi ci siamo. Sono tranquillo". E, rivolta alla leader di FdI ha aggiunto: "In Umbria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Puglia, Liguria, Veneto, l'obiettivo è uno: vincere democraticamente. Con Giorgia lavoreremo per allargare, non è il momento in cui dire tu no, tu no...c'è ancora qualcuno che dice che se c'è uno non ci può essere un altro. Bisogna allargare, non si può dire di no a nessuno".

"Riempiamo tutte le strade, diciamo a questi signori 'no in mio nome", ha sottolineato invece Giorgia Meloni, "Abbiamo fatto solo un errore: avremmo tranquillamente potuto riempire piazza del Popolo, non piazza Montecitorio". La leader di Fratelli d'Italia ha scelto di prendere la parola solo alla fine dell'intervento di Conte. "Oggi il popolo si ribella alla truffa che hanno messo in piedi", ha scandito dal palco, "Alla Lega dico: bentornati all'opposizione della sinistra! Perché purtroppo lo sapevamo che il M5S era una forza di sinistra. Mi piacerebbe sapere in quale paese esotico s'è nascosto Di Battista per non dover rendere conto di quando insultava Speranza, ora suo ministro della Salute. Queste persone non hanno il problema della vergogna ". E ha attaccato duramente il nuovo governo: "Repubblica parlamentare non significa che il Palazzo si può organizzare contro il popolo. Loro sanno che stanno facendo una cosa che gli italiani non vogliono e siccome sanno di non poter vincere una libera competizione alle elezioni, la rubano. Sono ladri di democrazia, ladri di sovranità, ladri".

A Roma c'è anche Silvio Berlusconi che a mezzogiorno ha riunito a Montecitorio i gruppi parlamentari azzurri per indicare la linea politica e coordinare un'opposizione che parte quindi dall'aula del Parlamento e non dalla piazza.

Il Cav, come precisato ieri in un lungo comunicato, darà battaglia alla maggioranza M5S-Pd in Parlamento e scenderà in piazza solo "se provano a mettere le mani nelle tasche degli italiani o a limitare la libertà".

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