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Inizia il tour di Parisi: un evento per regione

Il format Megawatt sarà replicato: a Palermo a metà ottobre. Poi Perugia, Venezia, Napoli

Inizia il tour di Parisi: un evento per regione

Stefano Parisi spinge sull'acceleratore e punta sul suo viaggio per le regioni d'Italia per diventare sul campo un riferimento per la comunità dei moderati. Nelle sue intenzioni il suo tour programmatico avrebbe dovuto prendere forma in tempi più lunghi, ma le sollecitazioni dal territorio si moltiplicano così come le mail e le richieste sul suo indirizzo di posta elettronica. E così dopo la prima tappa palermitana Stefano Parisi è intenzionato ad accelerare e assecondare la pressione che arriva dal basso, ma anche da diversi coordinatori di Forza Italia pronti a investire sul suo progetto.

L'uomo scelto da Silvio Berlusconi per regalare nuova linfa al partito di piazza San Lorenzo in Lucina e a tutto il centrodestra porterà il suo modello Megawatt innanzitutto a Palermo (si pensa a metà ottobre) dove Gianfranco Miccichè è già al lavoro e dove il voto per le Regionali del prossimo anno rende più che mai attuale un rilancio del centrodestra. Parisi sarà poi a Perugia probabilmente il 5 novembre e poi a Venezia e Napoli. Altre tappe stanno, però iniziando a definirsi, seppure in termini generali. Finora l'ex direttore generale di Confindustria ha detto no a proposte di eventi su base provinciale, l'intenzione è quella di partire con eventi su base regionale. Parisi sta inoltre organizzando dei gruppi di lavoro tematici che avranno anche il compito di dialogare con i rappresentanti del territorio, incamerando relazioni e conseguentemente risorse. Il manager ex Fastweb si sta anche rendendo conto che dovrà fare i conti con «l'ondata di ritorno» dei delusi di Ncd. Le richieste di incontro sono moltissime, anche da parte di dirigenti alfaniani che hanno incarichi e ruoli pesanti sul territorio. Finora, però, sono arrivati molti no rispetto alle tante richieste di incontro ricevute perché non avrebbe senso trasformare il progetto di Parisi in un carro troppo affollato.

La selezione all'ingresso sarà, comunque, un problema successivo. Ora c'è da lavorare per farsi conoscere e sottoporsi al giudizio popolare. «Ci sono tante persone, tanti imprenditori, tanta gente comune che ci sta aiutando e vuole aiutarci non solo in Campania ma anche in Sicilia, Calabria, Puglia» spiega Parisi al Mattino. «Verrò sicuramente a Napoli, il modello Energie per l'Italia sarà esportato ovunque. Per ridurre il gap tra il Sud e il resto del Paese, c'è bisogno di politiche di sviluppo complessive e strategiche che valorizzino la spesa pubblica e trasformino in opportunità settori come turismo, ricerca, università, partendo dalla burocrazia che soffoca le aziende. Servono nuove azioni di lunga durata. Il Sud è stato completamente abbandonato dagli ultimi tre governi. L'ultimo che se ne occupò seriamente fu quello di Berlusconi con l'idea della Banca del Mezzogiorno. Da allora non c'è stata alcuna proposta concreta mentre abbiamo assistito a un preoccupante e inesorabile declino».

Parisi spiega che al suo programma «contribuiranno economisti, imprenditori, tanta gente comune. Sarà un programma per il futuro che peraltro si incontrerà con la riflessione di Forza Italia che ha annunciato una propria conferenza programmatica». E parlando della possibile ricucitura con Alfano e Verdini, rileva che «c'è un popolo deluso da riconquistare e io non sono un attack che deve rimettere insieme i cocci. Il mio è un progetto più ambizioso ed è quello di contribuire a riportare a casa chi fino al 2008 votava per il centrodestra».

Il suo orizzonte temporale è inizio 2017, perché «è uno scenario verosimile che si voti in primavera».

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