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Ius culturae, Pd in tilt La rivolta della Morani "Non va fatto adesso"

La Morani non si entusiasma per la corsa allo ius culturae messa sul campo dal suo stesso partito e dal Movimento. Ha paura di perdere consensi

Ius culturae, Pd in tilt La rivolta della Morani "Non va fatto adesso"

Il tema dello ius culturae agita e non poco il Pd. Anche tra i dem ci sono delle divisioni su un tema così delicato come la cittadinanza ai figli degli immigrati che vivono nel nostro Paese. Ad alzare il vello sulle spaccature tutte interne al Pd, è il sottosegretario dem, Alessia Morani. Non usa giri di parole e in un lungo post su Facebook avverte i compagni di partito cercando di tirare il freno su questa corsa alla cittadinanza che riprenderà già giovedì in Parlamento: "Scrivo questo post con la consapevolezza che attirerò molte critiche ma anche con la convinzione di interpretare il 'sentiment' della maggioranza delle persone che guardano con simpatia al nostro governo. Premetto che lo ius culturae è un principio sacrosanto ed una legge di grande civiltà ma riprendere ORA il dibattito sull'approvazione di questo provvedimento è un errore".

Insomma qualcuno nel Pd ha paura che questo passo affrettato possa mettere a rischio la tenuta del partito nei sondaggi che già risentono (sotto quota 20%) della scissione dei renziani. Ma c'è un altro elemento che preoccupa la Morani: le possibili conseguenze di una tale legge sulla "guerra" politica con l'avversario Salvini. Anche in questo caso le sue parole sono molto chiare: "Una legge di questo tipo deve essere approvata solo dopo avere dimostrato che c'è un modo efficace e diverso da quello di Salvini di governare i flussi migratori e di fare sul serio politiche di integrazione. Il paese è profondamente diviso sul tema dell'immigrazione e non basterà approvare una legge sullo ius culturae per eliminare le tossine del razzismo inoculate da Salvini. Anzi, rischia di avere l'effetto contrario perché ORA non sarebbe compresa". Infine la Morani lancia l'allarme sulla popolarità del governo. Una legge come quella dello ius culturae potrebbe affossare il consenso sui giallorossi e così il sottosegretario suggerisce di attendere la prossima estate per attivare una norma del genere. Giusto il tempo, a suo dire, "di far apprezzare l'azione di governo". Basterà la manovra a distruggere le ambizioni di consenso di Pd e M5s..

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