Cronaca nera

Killer e rapitori, chi sono gli ultimi super latitanti

Nel programma di ricerca rimangono il mafioso Motisi, il sardo Cubeddu e il camorrista Cinquegranella

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Dopo la cattura, e ora la morte, di Matteo Messina Denaro - uno dei latitanti di massima pericolosità del «programma speciale di ricerca» del gruppo Interforze, sicuramente il più popolare di tutti - polizia, carabinieri, antimafia, anticrimine e finanza sono sulle tracce di altri super ricercati che hanno fatto perdere le loro tracce da anni. Nella lista dei most wanted ci sono tre nomi: Giovanni Motisi (nella foto), Attilio Cubeddu e Renato Cinquegranella.

Nato a Palermo, 64 anni, Motisi è ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e altri reati, dal 2002 anche per strage. Deve scontare l'ergastolo. Il 10 dicembre 1999 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini dell'estradizione. Conosciuto come «u Pacchiuni», capo del mandamento Pagliarelli, è ricercato tra l'altro perché considerato tra i mandanti dell'omicidio di Ninni Cassarà, capo della sezione investigativa della squadra mobile di Palermo e principale collaboratore di Giovani Falcone. Cubeddu, 76 anni, originario di Arzana (Nuoro), è ricercato dal 1997, per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu e Carros, dove era detenuto, per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Dal 18 marzo 1998 lo cercano anche all'estero. Membro dell'anonima sequestri, partecipò nei primi anni Ottanta ad alcuni celebri rapimenti tra cui quello di Giuseppe Soffiantini. Cinquegranella, 74 anni, napoletano, è il camorrista ricercato dal 6 ottobre 2002 per associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione e altri reati.

Anche per lui il 7 dicembre 2018 sono state diramate le ricerche in campo internazionale.

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