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L'acconto si pagherà in 5 rate. Proroga per la "cassa integrazione"

L'Iscro, indennità per i professionisti disoccupati, durerà tre anni

L'acconto si pagherà in 5 rate. Proroga per la "cassa integrazione"

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«Per la prima volta da quest'anno i lavoratori autonomi non dovranno pagare l'anticipo dell'Irpef», ha detto entusiasta il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa. Professionisti e autonomi fino a 170mila euro di reddito potranno, infatti, scegliere di pagare l'acconto non più a novembre ma in 5 rate dal 16 gennaio a giugno. Nella manovra è inoltre prevista la proroga e l'estensione dell'Iscro (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa), un provvedimento di sostegno agli autonomi in difficoltà. Si tratta di una sorta di cassa integrazione per le partite Iva della gestione separata che riconosce un'indennità fino a circa 900 euro al mese per 6 mesi. Questa misura, ha spiegato il premier, «risponde al principio che un lavoratore è un lavoratore e va tutelato indipendentemente dal tipo di contratto e di mansione che svolge». Ecco perché l'Iscro è stata «prorogata per ulteriori tre anni e abbiamo anche ampliato il reddito previsto per poter usufruire di questo ammortizzatore sociale», ha concluso Meloni.

Anche gli autonomi potranno beneficiare del regime agevolato che taglia la tassazione del 50% per 5 anni se trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia. Il limite di reddito agevolabile è pari a 600mila euro la norma è rivolta ai lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione che non risultano essere già stati residenti nel nostro Paese nei tre periodi d'imposta precedenti al conseguimento della residenza.

Le agevolazioni andranno restituite pagando gli interessi, se non si conserva la residenza fiscale nei cinque anni previsti.

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