Politica

L'artista che aveva capito tutto

«Di Maio-Salvini? Come il duo Messi-Ronaldo»

L'artista che aveva capito tutto

Graffitaro batte analista politico 1 a 0. Con 24 ore di anticipo sull'elezione di Fico a presidente della Camera e della Casellati a Palazzo Madama, un 38enne writer multicolor aveva già capito tutto. Altro che tastiera di pc, iPad o smartphone; lui, Salvatore Benintende (nome d'arte, Tvboy) armato solo di bomboletta spray, l'intesa Salvini-Di Maio l'aveva configurata - sotto la forma iconica di un bacio appassionato - ben prima dei grandi soloni dell'informazione. Tutti battuti sul tempo: infallibili direttori di giornali, specialisti in maratone tv, fini osservatori di Palazzo, acuti retroscenisti e via preconizzando; un esercito di professionisti della chiacchiera sbaragliato dalla forza dello spruzzo beffardo di Tvboy, italico Bansky della street-art che ha preconizzato la nuova tag dell'inciucio-art by Lega-Mrs. Un compromesso storico (con la «s» minuscola) che Benintende - il quale forse ben si intende pure di politica - che ha sbloccato l'impasse istituzionale su cui rischiava di impantanarsi la nomina della seconda e terza carica dello Stato, per non parlare delle future grandi manovre di governo. Ma di tutte queste implicazioni Salvatore Benintende, nato a Palermo il 16 luglio 1980, ha una percezione alquanto sfumata: «Io il bacio tra Salvini e Di Maio l'ho pensato come metafora di un gesto che vuole sdrammatizzare le tensioni elettorali, auspicando un impegno comune nell'interese del Paese, non a caso l'opera si chiama Amor Populi». Nella rassegna delle tipologie italiche, il graffitaro buonista mancava; Tvboy si candida ora a colmare la lacuna, benché il termine «buonista» non gli piaccia affatto: «La mia serie Love is blind risente dell'influsso provocatorio di Oliviero Toscani e dei suoi baci rivolti a celebrare le diversità». A Benintende il kiss Salvini-Di Maio evoca un precedente di altissimo profilo: «Mi sono ispirato anche al famoso bacio socialista tra Erich Honecker e Leonid Brezhnev riprodotto sualla East Side Gallery».

Ma a chi, rimanendo in Italia, avesse il desiderio di toccare con occhi le qualità di Tvboy, consigliamo di farsi un giro a Milano e a Roma. «Nel capoluogo lombardo - racconta Benintende - ho realizzato un murales con Leonardo che bacia la Gioconda davanti a un venditore di rose e un Trump con Berlusconi in versione supereroi. Prendo spunto dalla cronaca e la contestualizzo». Non a caso il meglio di sé Tvboy lo ha dato la settimana scorsa a Roma realizzando non solo il bacio dello scandalo leghista-pentastellato, ma pure una Giorgia Meloni con in braccio un bambino di colore, un Francesco Totti in saio monacale e una Virginia Raggi col costume di Wonder Woman. Mentre a Barcellona campeggia invece un bacio gay-calcistico tra Messi e Ronaldo. Dispiaciuto del fatto che Amor Populi sia stato (con una solerzia davvero incredibile in una Roma solitamente zozzona assai) immediatamente cancellato dagli operatori comunali al «decoro pubblico»? «Amo la strada e i muri proprio perché sono una galleria democratica dove le opere possono avere vita breve. Spero che però oltre al ripulire il muro col graffito, gli addetti alla nettezza urbana abbiano anche svuotato i cassonetti pieni di immondizia».

Una capitale sporca e piena di buche, questa sì è una scena indecorosa; la digos e i carabinieri davanti al graffito di Salvini e Di Maio «amanti» è invece solo una scena ridicola.

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