Politica

"Passi avanti, si decide in 48 ore": Letta insiste per l'ammucchiata a sinistra

Letta vuole coinvolgere Sinistra italiana e Verdi nell'accozzaglia. Ma i rossoverdi dettano le condizioni: "Agenda Draghi impraticabile, decidiamo entro 48 ore"

"Passi avanti, si decide in 48 ore": Letta apparecchia l'ammucchiata a sinistra

Il teatrino della sinistra andrà avanti ancora per qualche giorno. In serata è andato in scena un incontro tra Enrico Letta, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: i leader di Partito democratico, Sinistra italiana e Verdi si sono riuniti per provare a ricucire dopo il gelo delle scorse ore. Il segretario del Pd ha fatto registrare "forte volontà" di arrivare a un'intesa finale sull'accozzaglia, ma Si e Verdi hanno fissato i paletti e si concederanno qualche momento di riflessione prima di determinare la scelta definitiva.

Le condizioni di Si-Verdi

Fratoianni ha fatto sapere che a Letta è stata ribadita una posizione chiarissima: "Consideriamo l'idea che un'alleanza che veda al centro l'agenda Draghi è per noi impraticabile e che le intese, stabilite con altre forze, non possono essere vincolanti". Il segretario di Sinistra italiana ha inoltre comunicato che i rossoverdi discuteranno e faranno tutte le valutazioni del caso: "Spero che in tempi rapidi, entro 48 ore, capiremo se ci sono le condizioni. Ora comincia una riflessione e ci aspettiamo una riflessione anche nel Pd".

Posizioni distanti?

Fonti del Nazareno rendono noto che la sensazione è che si siano fatti "passi avanti" per una conclusione positiva della telenovela. Nello specifico Letta ha ribadito l'intenzione di stringere questa intesa elettorale "con l'obiettivo di costruire e rafforzare una coalizione larga e plurale, perché lo scopo è essere competitivi e cercare di battere la destra sovranista".

Le posizioni però sono distanti: mentre Sinistra italiana e Verdi chiedono di mettere da parte l'agenda Draghi, già in mattinata Carlo Calenda aveva escluso la possibilità di rinegoziare il patto siglato con il Partito democratico. "Non c'è alcuna disponibilità a farlo. L'agenda Draghi è il perno di quel patto e tale rimarrà. Fine della questione", aveva avvertito il leader di Azione.

Le tensioni

Fin da subito Sinistra italiana e Verdi avevano espresso forti perplessità sull'accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda, parlando di un'intesa sbilanciata e non vincolante nei loro confronti. Infatti uno dei punti della discordia è proprio il peso dei rossoverdi nei collegi, oltre che una serie di temi divisivi come l'agenda Draghi e i rigassificatori.

Nelle ultime ore la tensione è stata protagonista: il faccia a faccia di oggi era in programma nel pomeriggio di ieri, ma Si e Verdi avevano chiesto un rinvio per permettere di ragionare sulla situazione e valutare il quadro politico all'interno del centrosinistra. Un supplemento di tempo che è stato accolto e che poi in serata ha visto Letta, Fratoianni e Bonelli incontrarsi per tentare di sbrogliare il nodo dell'allargamento della coalizione.

Ma l'atto finale è slittato di nuovo.

Commenti