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Lilli Gruber insulta Giambruno: "Poco intelligente. Da Meloni nessuna empatia per le donne"

La Gruber commenta le frasi in tv del compagno della premier (e lo offende) Anche Schlein contro la leader Fdi: «Grave e pericolosa la sua risposta»

Lilli insulta Giambruno: "Poco intelligente. Da Meloni nessuna empatia per le donne"

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Lilli Gruber, femminista per antonomasia, ha gettato la maschera e ha attaccato il premier Meloni sulle frasi riguardanti il «caso Giambruno». Una faccenda inventata ad arte dalla sinistra, che sta cercando di riempire pure così il suo vuoto d'identità. La giornalista ha preso la parola durante la festa de Il Fatto Quotidiano. «Commentare le parole di Giambruno? In generale - ha detto l'ex europarlamentare - sono poco intelligenti, ma l'uscita relativa agli stupri è stata intollerabile. Il problema è che da Giorgia Meloni, in conferenza stampa, non è arrivata nessuna parola di empatia nei confronti delle vittime, ubriache o non ubriache che siano».

La Meloni, in realtà, ha empatizzato eccome con le vittime, rimarcando anche la triste incidenza del fenomeno. Poi ha sottolineato da mamma il consiglio che le veniva rivolto da giovane. «Occhi aperti e testa sulle spalle». Che è tutto fuorché una giustificazione o un'espressione «priva di empatia». Ma la Gruber deve essersi distratta quando il premier, ormai due giorni fa, ha affrontato l'argomento in conferenza stampa. «Possiamo pensare - ha continuato la Gruber - che un ragazzo o un uomo possa abusare di una ragazza che, siccome è ubriaca, è meno vittima e lui meno stupratore? È un orrore. Se chi ci governa non denuncia questo orrore, significa che viviamo in una società fallita». Ma nessuno, in questi giorni, ha sostenuto tesi del genere. Fatto sta che quella della Gruber è un'analisi condivisa pure da Elly Schlein, altra femminista per eccellenza. La segretaria del Pd ha inseguito la conduttrice sul terreno di questa polemica. «Ho trovato grave la risposta di Meloni sul compagno Andrea Gianbruno, parole pericolose per chi ricopre un ruolo così istituzionale», ha detto. Schlein ha deciso di fare la claque alla Gruber a «Il Tempo delle donne», evento milanese del Corriere. «È molto rischioso fare la graduatoria su come le donne si devono comportare - ha esordito la leader dem - . Se pensate che le donne non possano bere una birra perché rischiano di più, - ha proseguito - cosa possiamo dire a quella donna stuprata mentre correva in parco. Che non bisogna più andare a correre?».

Ma Meloni ieri sera ha parlato di donne. Altro che freddezza. «Ritengo - ha detto proprio a Il tempo delle donne a Milano - che non si possa vendere come libertà, quella che come libertà è stata venduta: e cioè liberiamo le donne dai figli per consentire loro di lavorare». «Penso che una società normale di questi tempi possa costruire le condizioni per permettere alle donne di non dover scegliere ed essere conseguentemente davvero libere». E, per spiegare la sua idea di libertà, ha citato il verso di una canzone. «Ricordo - ha detto - questa canzone molto bella di Giorgio Gaber che diceva La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione».

«Sono una fan di Gaber: ma secondo me, meglio ancora lo stesso concetto lo ha espresso Giovanni Paolo II, quando diceva che la libertà non è fare quello che ci piace, è avere il diritto di fare quello che dobbiamo».

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