Europa

L'Italia "sigilla" la Slovenia. L'Ue: via i soggetti pericolosi

La premier: "Schengen sospesa per almeno 10 giorni". Von der Leyen: "L'Europa cambi. Ora espulsioni più facili"

L'Italia "sigilla" la Slovenia. L'Ue: via i soggetti pericolosi

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Visto il crescente allarme Ue su possibili infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori anche per via terrestre, con procedura d'urgenza l'Italia sigilla il «buco» balcanico, che dalla Slovenia al Friuli Venezia-Giulia conta oltre 16mila ingressi irregolari da inizio anno. Il governo mitiga il rischio intrusione ripristinando i controlli alla frontiera dal 21 ottobre, per 10 giorni prorogabili. Sospensione temporanea di Schengen notificata alla Commissione anche da Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia. «Questione di sicurezza nazionale», taglia corto la premier Meloni, «me ne assumo la piena responsabilità», scrive sui social. Scelta necessaria per l'aggravarsi della crisi in Medio Oriente a cui plaude la Lega («Ottima notizia, avanti con la difesa dei confini») a cui potrebbe seguirne un'altra Ue, sui pattugliamenti anche in mare.

Nel Mediterraneo, ha spiegato ieri Ursula Von der Leyen, servono più operazioni congiunte anche con Frontex. È stata a Lampedusa. È stata in Tunisia. Ed è stata ieri Bruxelles. In pratica le tappe del terrorista che ha colpito lunedì in Belgio. E forse questo percorso lungo la rotta dei migranti (frutto dell'intenso lavoro diplomatico del governo italiano) ha fatto sì che la presidente della Commissione Ue cambiasse approccio dopo l'orrore mostrato da un tunisino in Belgio che alla fine ha preso un kalashinkov in nome dello Stato islamico. Ursula ha imbracciato le armi della democrazia per combattere questi vecchi-nuovi nemici dell'Ue: irregolari radicalizzati a cui già la premier francese Borne l'ha giurata dopo l'uccisione del prof ad Arras per mano di un 20enne ceceno: «Saremo spietati».

Di fronte allo stato di diritto evocato da Macron come totem, ma pure come ostacolo per sradicare il rischio attentati dovuto all'islamismo, col premier svedese Kristersson e col belga De Croo la N.1 della Commissione ha detto che bisogna cambiare, dotare i 27 governi di «poteri» che oggi non hanno: permettere di espellere i soggetti pericolosi, se necessario bypassando i tempi dei ricorsi ai tribunali, che spesso hanno consentito agli stranieri pericolosi di restare nell'Ue, con gli 007 che al massimo possono tenerli sotto controllo. Plauso (con riserva) del capodelegazione di FdI all'Europarlamento, Fidanza: «È un passo nella giusta direzione, speriamo si agisca subito senza tentennamenti da parte delle sinistre».

Von der Leyen, nel j'accuse, spiega che oggi può esser soltanto chiesto di andar via volontariamente, a chi è considerato «una minaccia» e ha ordini di rimpatrio. «Dobbiamo cambiare con urgenza questa situazione, senza esitazione, l'odio non può trovar spazio». La Commissione chiede che gli Stati possano «costringerli» col Patto Ue per le migrazioni. «I Paesi di origine devono riprenderseli se non hanno diritto d'asilo». Nel Consiglio Ue, due giorni fa, Meloni aveva già messo in guardia gli altri leader sull'immigrazione clandestina (140mila sbarchi in Italia quest'anno, +85% sul 2022) parlando di «gravi rischi per la sicurezza in Europa», se non si hanno contromisure in tasca. «No titubanze». Francia d'accordo: il 61% dei «cugini» ha paura per i figli a scuola e spinge affinché Macron peschi un jolly.

Eccolo.

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