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L'ultima follia di Alfano: ​migranti nelle aree dell'Expo

La prefettura vuole "alloggiare" gli immigrati nell'area alle porte di Milano. Vivranno negli alloggi dei militari. Giallo sull'accordo che sarebbe stato preso con l'ex commissario Sala e non con la società. L'ira di Maroni: "Non è accettabile"

L'ultima follia di Alfano: ​migranti nelle aree dell'Expo

La prefettura di Milano sta valutando l'ipotesi di usare una parte delle aree Expo per trovare un alloggio agli immigrati che il Viminale sta mandando a Milano. È questa l'assurda e, al tempo stesso, pericolosa ricetta del ministro dell'Interno Angelino Alfano per risolvere la cosiddetta "emergenza profughi". Nei prossimi giorni arriveranno i primi cento. Ma presto il numero sarà aumentato dal momento che il campo base ne contiene almeno 500. Una mossa che va a congestionare una città già presa d'assalto da profughi e clandestini.

"Non è una cosa accettabile", sbotta Roberto Maroni. Lo strappo del prefetto Marangoni, anche se non definitivo, sta già creando polemiche pesantissime. "Noi ci stiamo impegnando molto sull'area Expo per evitare il degrado e le occupazioni abusive e per evitare che succeda quello che accadrebbe se venissero mandati lì gli immigrati - ha proseguito il governatore della Lombardia - e abbiamo messo risorse e fatto programmi. Valuteremo, ma non cambio idea: quella è un'area che deve rimanere viva da qui a quando si aprirà il cantiere del post Expo". Al momento non è ancora noto secondo quali dinamiche e modalità verranno "ospitati" gli immigrati all'interno dell'area Expo, ma si presume che sia per alloggiare gli arrivi ancora che il Viminale deve ancora effettuare. La collocazione prevista dall'accordo potrebbe essere quella del Campo base dell'ex esposizione universale, dove vi erano gli alloggi delle maestranze e dei militari addetti alla vigilanza. "In ogni modo caso - fanno sapere dalla prefettura - i tempi di permanenza dei migranti dovranno essere minimi e le strutture saranno gestite dalla Croce Rossa".

Secondo indiscrezioni il prefetto Alessandro Marangoni avrebbe preso questa decisione sulla base di un accordo intercorso con l'ex commissario Giuseppe Sala, oggi candidato della sinistra a sindaco di Milano, e non con la società. Ma Marangoni si è subito fiondato ad assumersi ogni responsabilità: "Questa è una decisione autonoma del prefetto e il prefetto si assume tutte le responsabilità delle decisioni che prende". "In questo momento - ha continuato - è uno spazio quasi tutto libero, adatto a questa necessità".

In questo modo, però, Milano diventa il principale polo di attrazione per immigrati di tutto il Paese.

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