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Di Maio si scopre europeista: "Non vogliamo l'uscita dall'Ue"

Il M5S cambia strategia. Di Maio a In mezz'ora: "Non abbiamo mai messo in discussione la permanenza nella Ue"

Di Maio si scopre europeista: "Non vogliamo l'uscita dall'Ue"

Il Movimento 5 Stelle ha cambiato linea. Dopo il diktat di Beppe Grillo, si è riscoperto meno euroscettico di un tempo. L'alleanza con lo UK Independence Party di Nigel Farage è acqua passata. Adesso Luigi Di Maio, ospite di In mezz'ora, spiega di non aver mai sognato una Brexit per l'Italia. "Non abbiamo mai messo in discussione la permanenza dell'Italia nella Ue - spiega - ma abbiamo sempre portato avanti ipotesi referendum perché i cittadini devono scegliere sulla loro politica monetaria".

Di Maio non vuol sentir parlare di cambio di strategia. "Non vedo un cambiamento - dice a Lucia Annunziata che lo incalza - abbiamo eletto 17 europarlamentari perché crediamo che si possa mettere mano alle follie che si sono". E spiega: "Questo è un momento in cui l'Ue ha avuto lo scossone che si meritava. O lo coglie o non saranno i referendum a dissolvere l'Ue ma si dissolverà da sola. Per fortuna siamo ad un momento prima". Lo scorso maggio lo stesso Di Maio è stato in Gran Bretagna. E in quell'occasione ha avuto modo di capire che tutti sapessero che si stava per abbattere su di loro uno tsunami politico. "Anche in Francia si attendono uno tsunami che si chiama Marine Le Pen, in Germania si chiama Alternative fuer Deutschland", incalza il grillino spiegando che dinnanzi a questo "tsunami" anti europeista gli italiani dovrebbero "essere rincuorati" dall'onda penstastellata.

Al contrario di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni, leader di due forze politiche marcatamente euroscettiche, Di Maionon dice di non aver festeggiato per la Brexit. Ma rivela anche di non essere terrorizzato. "Penso agli effetti che questo referendum potrà avere sul mio paese, l'Italia - spiega - ed è tutto da vedere. Di fronte ad una consultazione democratica in cui il 72% vanno a votare con 16 milioni di cittadini votano per restare e 17 votano contro, in ogni caso è la vittoria della democrazia - continua - e dovremmo abituarci in futuro su consultazione sui singoli temi perché i cittadini sono insoddisfatti di rappresentanti politici che scompaiono il giorno dopo che hanno votato".

A chi sogna una Brexit italiana, Di Maio tiene a far notare che la Gran Bretagna non è l'Italia.

"La Gran Bretagna esce pur non avendo l'euro, il fiscal compatti ed il trattato di Schengen - spiega - hanno un problema sull'immigrazione comunitaria più che sull'extra-comunitario".

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