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Di Maio tira dritto sulle pensioni: "Alzare minime è nel contratto"

Di Maio risponde al professor Brambilla e di fatto ribadisce che l'intervento sulle pensioni per finanziare le minime ci sarà

Di Maio tira dritto sulle pensioni: "Alzare minime è nel contratto"

Il professor Brambilla, il tecnico più vicino alla Lega che sta studiando il dossier sulle pensioni è stato molto chiaro: "Quella di cittadinanza proposte dal Movimento Ciqnue Stelle sono una follia". Parole dure che hanno rschiato (e rischiano ancora) di aprire un duello all'interno dell'esecutivo. A gettare acqua sul fuoco c'ha pensato Matteo Salvini che di fatto ha sottolineato come le pensioni di cittadinanaza siano presenti proprio all'interno del contratto di governo. Una posizione questa che è stata ribadita via Facebook questa mattina dal vicepremier, Luigi Di Maio: "Brambilla parla a titolo personale. Prima lo scoprite anche voi e più evitiamo questa bagarre. La pensione di cittadinanza è nel contratto di governo e lo sappiamo sia noi che la Lega".

Di fatto i pentastellati su questo fronte tirano dritto e sono sempre più intenzionati a mettere le mani nella tasche dei pensionati con i tagli sugli assegni d'oro. Sforbiciate che potrebbero avere serie conseguenze sui pensionati e soprattutto sul governo. Sul fronte prevvidenziale comunque la corsa agli annunci da parte del governo non si ferma e proprio Di Maio aggiunge: "Le promesse che abbiamo fatto sulle pensioni vogliamo mantenerle tutte. La riforma delle pensioni, e quindi superare la Fornero, significa svecchiare la pubblica amministrazione". Nelle prossime settimane l'esecutivo dovrà presentare il piano per il nuovo sistema previdenziale che molto probabilmente porterà all'introduzione di quota 100. Parallelamente potrebbe spuntare il taglio degli assegni per finanziare quelle minime portandole a 780 euro.

Un terreno, quello delle pesnioni, su cui di fatto potrebbe essere messa in gioco la stessa tenuta della maggioranza.

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