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Maresca torna in pista per la coalizione a Napoli. Milano, poltrona per due

Ancora una settimana per lo sfidante di Sala. E anche per Bologna si tratta tra alleati

Maresca torna in pista per la coalizione a Napoli. Milano, poltrona per due

Per il vertice che dovrebbe diradare le ultime ombre bisognerà attendere la prossima settimana. Il centrodestra, nel frattempo, continua a trattare e a cercare i candidati migliori per Milano, Napoli e Bologna.

Le tre situazioni sono molto diverse. Per Milano, di fatto, si attende la scelta di Matteo Salvini, non sarà una cambiale in bianco ovviamente, ma gli alleati riconoscono il diritto di scelta al leader della Lega che deve ancora decidere se investire su Andrea Farinet, presidente della Fondazione Pubblicità e Progresso e tuttora favorito, oppure se virare su Luca Bernardo, primario del Fatebenefratelli, stimato anche da Forza Italia e Fratelli d'Italia.

A Bologna Forza Italia indica il nome di Andrea Cangini, parlamentare azzurro molto conosciuto in città come ex direttore del QN. Il leader della Lega però spinge per una soluzione interamente civica e pensa a Fabio Battistini, imprenditore con un forte radicamento nel sociale, e a Roberto Mugavero, editore e fondatore di Minerva. Una richiesta, quella di Salvini, che il coordinatore regionale forzista Enrico Aimi giudica come «un errore», almeno laddove stoppa la corsa di Cangini che è «il prototipo del candidato ideale: è sopra la politica e sopra la civicità, per questo può vincere a Bologna».

Da Napoli, invece, dopo la brusca frenata di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, indispettite per la volontà del pm Catello Maresca di non presentare simboli di partito, arriva una schiarita. Il magistrato fa capire di essere disposto a confrontarsi sulla questione. Stefano Caldoro, capo dell'opposizione di centrodestra in consiglio regionale, saluta la novità come una «apertura positiva. Un primo passo utile, ora discutiamo insieme dei programmi per la città con un centrodestra unito». E Salvini ne tesse apertamente le lodi, invitando a non farsi sfuggire l'occasione di sostenerlo in maniera compatta. «Centrodestra non unito a Napoli? Spero proprio di no. Maresca lo conoscevo da ministro come magistrato anticamorra, è uno di quei magistrati che parla con le sentenze e non nei talk show. Ha fatto tanto per Napoli e nella lotta alla camorra. È un'opportunità di rinascita per Napoli».

Giorgia Meloni, dopo aver risolto la questione Roma con Enrico Michetti, guarda con relativa serenità ai prossimi passaggi. «Ci incontreremo in tempi rapidi, ci sono diversi candidati per Milano e Bologna. Insisterò con gli alleati, penso che si debba partire. Ci sono opzioni valide e bisogna solo decidere, questo dipende da noi. Stiamo lavorando per mantenere la compattezza del centrodestra che per noi è una priorità se si vuole vincere». Su Napoli nessuna chiusura netta. «Siamo interessati alla candidatura di Catello Maresca, noi però rispettiamo il profilo civico e chiediamo rispetto del nostro profilo. Sta a lui decidere se vuole accettare i simboli di partito.

Nel caso non li volesse FdI non sarebbe disponibile a sostenerlo».

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