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Marino su Mondo di Mezzo: "Rispetto la decisione della Cassazione ma a Roma la mafia esiste"

L'ex sindaco di Roma racconta che la vicenda fu un duro colpo per la città e che il Partito democratico la utilizzò contro di lui per farlo cadere dalla carica di primo cittadino

Marino su Mondo di Mezzo: "Rispetto la decisione della Cassazione ma a Roma la mafia esiste"

Dice che Mafia Capitale fu un duro colpo e che il Partito democratico la utilizzò contro di lui. L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, esprime la sua opinione sulla vicenda Mondo di Mezzo, che per la Cassazione non era un’associazione mafiosa. La sentenza della Corte suprema è arrivata l’altro ieri e ha ribaltato il giudizio di secondo grado che aveva condannato per mafia Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.

Marino non manifesta il suo parere sulla decisione della Cassazione ma ricorda che l’etichetta di città in mano alla mafia fece il giro di tutti i media del mondo prima ancora che cominciasse il procedimento giudiziario. In un'intervista al Messaggero, l’ex senatore precisa di avere “totale rispetto della sentenza della Corte di Cassazione e se così hanno affermato gli ermellini vuol dire che in questo caso non c’è mafia, ma certamente la mafia a Roma esiste”. Marino racconta infatti che, appena insediatosi in Campidoglio, aveva percepito la presenza di qualche forma di criminalità organizzata e di essere stato contraddetto dall’allora prefetto Giuseppe Pecoraro.

L’ex sindaco di Roma spiega che dopo i primi arresti nel dicembre del 2014 era riuscito a cambiare i vertici di Ama e a sostituire il Presidente del Consiglio Comunale. Inoltre, il vice segretario del Pd, l’attuale ministro della Difesa Lorenzo Guerini, gli aveva suggerito di sostituire il vice sindaco Luigi Nieri con Mirko Coratti per tranquillizzare il partito. Marino non seguì il consiglio di Guerini perché considerava Nieri integerrimo e questo lo portò a peggiorare i suoi rapporti con il Pd. E infatti Marino sottolinea che “diciannove consiglieri del Pd si chiusero nella stanza di un notaio per far cadere il sindaco eletto dal popolo. Il Pd è stato generoso e li ha quasi tutti premiati con nuove importanti cariche”.

E conclude affermando di non essere stato sorpreso ma di aver sofferto per quell'azione politica.

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