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Mattarella al Parlamento: "Trovare un consenso ampio sulla legge elettorale"

Diverse le tematiche toccate dal presidente della Repubblica durante il consueto scambio di auguri di Natale con le alte cariche dello Stato al Quirinale

Mattarella al Parlamento: "Trovare un consenso ampio sulla legge elettorale"

"Ci troviamo nella fase conclusiva della legislatura, con un orizzonte di elezioni, per la verifica dell'allineamento del parlamento rispetto agli orientamenti del corpo elettorale, nel momento in cui l'andamento della vita parlamentare ne determinerà le condizioni". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il consueto scambio di auguri di Natale con le alte cariche dello Stato al Quirinale.

E ha poi aggiunto: "A questo scopo è necessario dotare il nostro paese di leggi elettorali, per la Camera e per il Senato, che non siano, come in questo momento, l'una fortemente maggioritaria e l'altra assolutamente proporzionale, ma siano omogenee e non inconciliabili fra di esse. Esigenza, questa, condivisa da tutte le forze parlamentari nel corso delle recenti consultazioni".

Ha poi fatto una valutazione sul referendum costituzionale: "Dalla grande affluenza al recente referendum è emersa una domanda dei nostri concittadini di maggior partecipazione, non episodica ma costante e autentica, libera, che non va strumentalizzata né manipolata". E ancora: "Per rispettare questi sentimenti diffusi tra gli italiani vi è assoluta necessità di un clima più sereno, costruttivo e rispettoso delle opinioni altrui. La dialettica è un ingrediente indispensabile della vita sociale e della democrazia. Può e deve essere franca, netta e talvolta anche aspra ma l'ascolto delle ragioni altrui ne costituisce elemento indispensabile".

Il Presidente della Repubblica ha quindi invitato gli esponenti della politica ma anche i rappresentanti del mondo della comunicazione e dei social a rasserenare i toni dei dibattiti. "Chi suscita e diffonde sentimenti di inimicizia o, addirittura, di odio agisce contro la comunità nazionale e si illude di poterne orientare la direzione. L'odio che penetra in una società la pervade e si rivolge in tutte le direzioni, verso tutti e ciascuno. Tanto più è necessario un clima di dialettica vivace ma corretta e seria quanto più grandi, impegnativi e talvolta drammatici sono i problemi che vanno affrontati", ha concluso.

Il capo dello Stato ha poi parlato più in generale del futuro ruolo dell'Italia: "Viviamo in un periodo di grandi cambiamenti del mondo e l'Italia, nel prossimo anno, ha l'occasione di svolgere, a questo riguardo, un ruolo incisivo e di rilievo in impegni europei e internazionali in cui sono in gioco il ruolo e il prestigio dell'Italia".

Mattarella ha poi ricordato l'ingresso dell'Italia come membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, le celebrazioni per l'anniversario dei Trattati di Roma e la riunione del G7 a Taormina a fine maggio sotto la presidenza italiana.

"Non si tratta -ha sottolineato Mattarella- di prestigio fine a se stesso: esso si traduce in autorevolezza per il nostro Paese e si riverbera positivamente sull'economia nazionale come sulla possibilità di successo delle nostre proposte in sede di Unione Europea e di comunità internazionale".

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